LA UE FINANZIA GRUPPI ECOLOGISTI PER FAR LA GUERRA ALLA GRAN BRETAGNA PROVANDO A DANNEGGIARE L'EUROSCETTICO CAMERON
giovedì 2 aprile 2015LONDRA - Sono anni che l'Unione Europea finanzia movimenti ecologisti con la scusa di migliorare l'ambiente anche se in realta' lo scopo e' quello di controllarli e usarli per promuovere le sue politiche e acquisire sempre piu' poteri.
Da tempo c'e' chi si lamenta che tali finanziamenti creino un conflitto di interesse all'interno di questi movimenti ecologisti visto che inevitabilmente tali organizzazioni non fanno nulla quando e' la stessa UE a violare le piu' elementari regole ambientali, e se questo non fosse gia' abbastanza grave c'e' il rischio che possano essere coinvolte in giochi politici che non hanno niente a che fare con la protezione dell'ambiente.
A tale proposito e' interessante notare come alcuni giorni fa alcuni parlamentari conservatori hanno accusato l'Unione Europea di finanziare movimenti ecologisti allo scopo di fare causa al governo britannico proprio a un mese dalle elezioni politiche e quindi durante la campagna elettorale in corso che potrebbe concludersi con una riconferma alle urne proprio del governo Cameron contro il quale questi movimenti ecologisti si stanno scagliando finanziati dalla Ue.
La polemica ruota intorno ai 2.2 milioni di sterline (3 milioni di euro) stanziati l'anno scorso dalla UE e dati a gruppi ecologisti che stanno facendo causa al governo britannico perche' non approvano la sua politica energetica.
Ovviamente nessuno discute che tali organizzazioni possano avere buone ragioni per le loro azioni legali ma il problema sta nel fatto che la loro attenzione e' rivolta alla Gran Bretagna che guarda caso vuole uscire dalla UE mentre tali organizzazioni ecologiste d'assalto ignorano completamente paesi come la Germania e chiaramente molti vedono un tentativo di ricattare il governo britannico.
Infatti, ci sarebbe molto da dire sulla politica energetica tedesca, ad esempio il Financial Times non più tardi del dicembre 2014 scriveva: "Primo, l’inaffidabilità delle fonti rinnovabili e l’uscita dal nucleare hanno creato un problema nella fornitura dell’energia che causerà problemi alla Germania per anni. Per colmare le mancanze Berlino non ha altra scelta se non affidarsi alla generazione elettrica dalle inquinanti centrali a carbone. Secondo, il problema è l’impatto della transizione energetica sull’economia. Il costo dei sussidi pubblici è translato direttamente ai consumatori. Il risultato è che le famiglie tedesche pagano l’elettricità il doppio di quelle statunitensi. E i prezzi per le utenze industriali sono cresciuti del 30% negli ultimi anni".
E' del tutto evidente che il ricorso a centrali a carbone in Germania sia sanzionabile anche sul piano legale, se si vuole tenere conto del fatto che le centrali elettriche a carbone sono in assoluto le strutture industriali più inquinanti del pianeta. Ma sembra non interessare minimamente gli ecologisti foraggiati dalla Ue per far la guerra al Regno Unito.
Come e' facile immaginare tale polemica ha portato acqua al mulino degli euroscettici e dimostrato l'arroganza dei parassiti di Bruxelles i quali non si fanno scrupolo di usare ogni mezzo per raggiungere i propri fini.
Da parte nostra saremmo interessati a sapere quanti soldi hanno preso i movimenti ecologisti italiani dalla UE perche' cosi' potremo sapere che ruolo hanno giocato nella distruzione dell'agricoltura italiana, ad esempio...
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra