100.000 EURO DI MUTUO IN ITALIA COSTANO 27.360 EURO DI PIU' CHE NEL RESTO D'EUROPA, BANCHE LADRE.
venerdì 10 maggio 2013
Roma - Torna a crescere il differenziale di tasso tra mutui e prestiti offerti in Italia e quelli offerti nell'area euro. Per i mutui, il tasso applicato in Italia e' del 4,64% contro il 3,35% della media europea con un differenziale passato da 119 punti base di dicembre 2012 a 131 di febbraio 2013.
Per i prestiti il differenziale e' passato da 152 punti base di dicembre ai 183 di febbraio 2013. E' questo il calcolo di Adusbef e Federconsumatori dopo l'ultimo bollettino Bce uscito ieri e riferito a febbraio.
Una famiglia italiana che decide di sottoscrivere un mutuo di 100mila euro a 30 anni, ad esempio, paghera' una rata mensile di 76 euro in piu', (+912 euro all'anno) rispetto ad un mutuatario dell'area euro, per un totale di 27.360 euro in piu' a conclusione del mutuo.
Le banche italiane, affermano Elio Lannutti presidente dell'Adusbef e Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, "al riparo dalla concorrenza e da doverose sanzioni per abuso di mercato, accordi di cartello e patti leonini, continuano ad approfittare indisturbate anche del basso livello dell'Euribor per i tassi variabili (stabile da marzo) ed Eurirs per i tassi fissi (in calo) per imporre spread altissimi sui mutui saccheggiando le tasche dei consumatori e delle famiglie stremate dalla crisi".
Adusbef e Federconsumatori, ritengono non piu' tollerabili "gli usi ed abusi bancari", e chiedono al governo maggiore attenzione "per lenire i soprusi quotidiani a danno della clientela, che sono la palla al piede per la ripresa economica e produttiva, un vero e proprio gap per vincere la crisi".
Ansa.