FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG: ''MINISTRO DELLA DIFESA MINACCIA D'INONDARCI DI CLANDESTINI. LA GRECIA RICATTA L'EUROPA''
martedì 10 marzo 2015BERLINO - Il ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, non e' il primo a minacciare di inondare l'Europa di immigrati clandestini e jihadisti. L'opinionista Holger Steltzner, del quotidiano "Frankfurter Allgemeine Zeitung", ricorda ad esempio il dittatore libico Muammar Gheddafi, e piu' recentemente le minacce rivolte all'Italia dallo Stato Islamico.
Secondo Steltzner, pero', si tratta di minacce vuote: "Perche' mai i terroristi dovrebbero rischiare la loro vita su barconi fatiscenti se possono arrivare in Europa senza pericoli in mille altri modi?". Certe frasi irresponsabili, scrive l'opinionista, dimostrano piuttosto quanto "la minaccia e l'incivilta' sembrino essere diventate parte del nuovo galateo tra gli Stati partner dell'Ue".
"Se l'Europa ci abbandona nella crisi, la sommergeremo di migranti, e tanto peggio per Berlino se in mezzo a quella marea umana di milioni di profughi economici si mescoleranno anche jihadisti dello Stato islamico", e' riuscito a dichiarare il ministro greco Kammenos.
Quindi, scrive l'opinionista, "meta' esecutivo di Atene e' deciso a estorcere altro denaro agli Stati dell'eurozona minacciando l'invio di migranti e terroristi".
Del resto, le regole di Schengen a protezione dei confini esterni della Ue vengono rispettate solo sulla carta. "Spesso e volentieri, l'Italia lamenta le ondate di migranti che giungono sulle sue coste, nonostante nel 2013 la Germania abbia concesso asilo a 127 mila profughi, e l'Italia solo 28 mila": le regole comuni dell'accordo di Schengen "sembrano essere diventate solo un'illusione".
Ma le cose non stanno come la FAZ denuncia: infatti, sebbene sia vero che l'Italia abbia concesso "solo" 28.000 visti per profughi nel 2013, è altrettanto vero che questi visti sono la minima parte del numero complessivo di clandestini arrivati in Italia via mare dalle coste del Nord Africa. Il numero supera ampiamente 150.000 e se si tiene conto del biennio 2013-2014 sale a oltre 200.000.
Il fatto è che mentre la Germania espelle senza troppi complimenti chi non ha diritto allo status di "profugo", l'Italia viceversa accoglie tutti, tranne rarissime eccezioni. Senza dar loro alcuno status specifico, ma spendendo in compenso montagne di denaro pubblico per mantenere in Italia questo "esercito" in continuo aumento.
Redazione Milano.