IRLANDA IN EBOLLIZIONE: PROTESTE DI PIAZZA CONTRO LA UE E LE FALSITA' CHE RACCONTA SULLA RIPRESA IRLANDESE CHE NON C'E'.
lunedì 9 marzo 2015LONDRA - Le proteste contro le misure lacrime e sangue adottate dal governo irlandese per conto dell'Unione europea continuano e sabato scorso ce ne sono state altre due.
La prima e' avvenuta davanti la prigione di Mountjoy a Dublino dove cinque persone sono detenute perche' hanno protestato contro la nuova tassa sul consumo di acqua introdotta dal governo.
Tale misura ha fatto infuriare molti irlandesi perche' e' evidente che lo scopo non sia di regolare il consumo di acqua, ma di raccogliere soldi da usare per pagare i prestiti del piano di salvataggio elaborato dalla UE e dal Fondo Monetario. Piano di "salvataggio" varato non per "salvare" gli irlandesi da chissà quale minaccia, ma per "salvare" le banche dell'Irlanda impedendo il loro fallimento, cosa giusta che doveva avvenire, date le sciagurate e spericolate manovre e speculazioni finanziarie che avevano fatto.
Ovviamente, questo "salvataggio" è servito soprattutto per salvare le banche tedesche e francesi che avevano fatto affari scriteriati con i banchieri gangster irlandesi. Ma questo non viene mai detto da nessuno, in ambito Ue, perchè farebbe aprire gli occhi agli europei sull'infamia perpetrata dalle oligarchie finanziarie criminali al potere nella Ue.
Come e' facile immaginare la rabbia e' tanta in Irlanda, e quindi non deve sorprendere se lo stesso giorno un altro gruppo di dimostranti ha protestato davanti alla sede della RTE, l'emittente pubblica irlandese, accusandola di essere di parte.
Secondo le 150 persone che hanno preso parte a questa protesta, la RTE ripetutamente mente sul reale stato dell'economia irlandese perche' non fa che raccontare alla gente che l'Irlanda e' in ripresa quando in realta' il tasso di disoccupazione e' elevato, i suicidi sono in aumento e molte famiglie sono state cacciate dalle loro case perche' non hanno potuto pagare i loro debiti alle banche.
Molti di questi manifestanti avevano striscioni che invitavano la RTE a dire la verita' mentre altri la accusavano di inquinare l'etere dal 1960.
Queste proteste seguono altre che hanno avuto luogo a Dicembre e a Febbraio e sicuramente se seguiranno molte altre che potrebbero avere conseguenze imprevedibili, e non solo per il governo irlandese ma anche per l'Unione Europea e forse non e' un caso che in Italia i giornali di regime hanno censurato questa notizia.
Da parte nostra continueremo a dire la verita' e a riportare ogni tipo di protesta nella speranza che anche in Italia la gente scenda in piazza per protestare contro le menzogne raccontate dai principali mezzi di informazione, che nel caso italiano sono da definire di disinformazione.
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra