LOMBARDIA: VOTO DECISIVO IN AULA DELL'M5S A FAVORE DELLA MOZIONE DELLA LEGA PER INDIRE IL REFERENDUM PER L'AUTONOMIA
martedì 17 febbraio 2015MILANO - Il Consiglio regionale lombardo ha approvato una proposta di referendum consultivo per chiedere piu' autonomia per la Regione, in base all'art. 116 della Costituzione. Il provvedimento ispirato dalla Lega e sostenuto dal centrodestra e' stato approvato coi voti del M5S essendo richiesta la maggioranza di due terzi. Contrario, come da copione renziano, il Pd.
Ai voti del centrodestra e dei 5 Stelle si e' aggiunto anche un voto in dissenso di Corrado Tomasi, consigliere regionale del Pd che ha votato a favore. Il governatore Roberto Maroni ha ora facolta' di indire il referendum entro 18 mesi, e la consultazione dovrebbe tenersi per la prima volta con voto elettronico cosi' prevede infatti una nuova legge approvata sempre oggi a larga maggioranza su proposta del Movimento 5 Stelle.
Questo il quesito che sara' sottoposto ai cittadini della Lombardia: "Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell'unita' nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione?".
Il quesito referendario e' frutto di una mediazione rispetto ai progetti originari del centrodestra - dalla macroregione del nord proposta in campagna elettorale alla richiesta di Statuto speciale ipotizzata successivamente - ma secondo i promotori e' piu' 'sostenibile' rispetto a eventuali rilievi di costituzionalita'.
Il centrosinistra ritiene da parte sua inutile e "propagandistico" il referendum, essendo gia' possibile chiedere competenze in piu' alla Regione in base appunto all'articolo 116 della Costituzione. E infatti in serata e' sfumato un accordo col Pd, che aveva proposto a Maroni di sospendere l'approvazione del referendum con l'impegno di avviare una trattativa diretta col Governo, sempre sulla base dell'articolo 116 della Costituzione, valutando solo dopo un esito negativo l'ipotesi della consultazione popolare.
Il governatore ha risposto di essere disponibile a chiedere una trattativa con il Governo ma ha spiegato di non poter accettare il percorso indicato dal Pd, perche' in un secondo momento sarebbe tecnicamente "inammissibile" convocare un referendum.
La decisione dell'M5S di appoggiare la mozione della Lega ha un'enorme valenza politica, anche a livello nazionale.
Redazione Milano