GERMANIA ALLA GRECIA: ''DOVETE ACCETTARE SENZA CONDIZIONI IL PIANO DELLA TROIKA O E' FINITA!'' (SI', MA PER L'EURO, PERO')
mercoledì 11 febbraio 2015BRUXELLES - La Grecia va alla guerra, e per ora e' sola contro tutti: il piano che presentera' domani all'Eurogruppo, nel primo confronto ufficiale con i suoi creditori, non e' stato ancora illustrato ma gia' non piace a nessuno.
La guerra, per Atene, si profila lunga e sanguinosa: la Germania chiude alla possibilita' di un 'accordo ponte' per dare tempo a Tsipras, la Commissione chiude alle proposte fatte finora ed entrambi non vedono un accordo ne' all'Eurogruppo straordinario di domani ne' al vertice europeo di giovedi', nonostante gli Usa siano in pressing per un'intesa ragionevole al piu' presto.
Si guarda quindi al nuovo Eurogruppo di lunedi' prossimo, e nel frattempo proseguono i contatti tra Atene e Bruxelles a tutti i livelli: Tsipras ha voluto parlare con il presidente Jean Claude Juncker per cercare una sponda in vista della settimana di fuoco, visto che la Germania non lascia aperto nemmeno uno spiraglio.
Se la Grecia non accetta l'ultima tranche di aiuti "e' finita", ha tuonato il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. Atene vuole sia tempo che denaro. Il suo obiettivo e' raggiungere con l'Eurogruppo un accordo 'ponte' che le consenta di ottenere 10 miliardi euro e tempo fino a fine agosto per negoziare un nuovo programma per gli anni a venire. Il piano che il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis illustrera' domani all'Eurogruppo prevede cinque punti.
Primo, il permesso di emettere 8 miliardi di titoli di Stato oltre la soglia consentita.
Secondo, avere quei 1,9 miliardi di profitti che le banche centrali della zona euro hanno realizzato sui bond greci.
Terzo, rottamare il 30% del Memorandum con l'Ue, sostituendolo con dieci riforme decise dal Governo in collaborazione con l'Ocse, che a sorpresa entra in scena come mediatore. Il segretario generale Angel Gurria e' volato proprio oggi ad Atene dal G20 di Istanbul, per aiutare Tsipras e Varoufakis a preparare il compromesso con la Ue.
Quarto, il Governo vuole aggiornare la legge di bilancio 2015 riducendo l'avanzo primario da 3% a 1,5%, recuperando in tal modo uno spazio di 2,8 miliardi da usare come coperture per le misure di sostegno alla popolazione annunciate in campagna elettorale.
Quinto - e meno digeribile di tutti - uno 'swap' dei titoli con nuovi bond a piu' lunga scadenza o indicizzati alla crescita del pil.
Ma il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e' categorico e per ora non lascia alcuna speranza ad un'intesa diversa dagli accordi esistenti: non esiste nessun piano per concedere sei mesi alla Grecia, sarebbe "un errore". Non solo: se la Grecia non accetta l'ultima tranche di aiuti nel quadro del programma di salvataggio "e' finita", perche' i creditori di Atene "non possono negoziare qualcosa di nuovo".
E' chiaro quindi che "non avremo un nuovo programma domani", spiega il tedesco, ribadendo una convinzione della stessa Commissione Ue, scettica anch'essa sul negoziato. I contatti avuti finora con le autorita' greche, spiegano a Bruxelles, "non sono stati molto fruttuosi". E a poco e' servita la telefonata di Tsipras a Juncker.
E mentre la Gran Bretagna si prepara giustamente ad uno scenario di 'Grexit', che il governatore di Bankitalia Ignazio Visco invece - non si sa perchè - esclude, il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan dall'alto della sua nota incompetenza resta ottimista: "La mia sensazione e' che sulla Grecia siamo agli inizi di un percorso che alla fine sara' positivo", ha detto ad Istanbul.
Stamattina tutte le borse europee hanno aperto piatte, i mercati sono in attesa, anche se quel che si aspettano è semplicemente la presa d'atto ufficiale che non vi sia una via d'uscita diversa dalla cacciata della Grecia dalla zona euro. Col risultato che è finita davvero, ma per per la valuta unica europea.
Redazione Milano.