IL CODACONS OTTIENE CHE LE SPESE ''ALBERGHIERE'' DELLA BOLDRINI SIANO RESE PUBBLICHE, SPECIE IN ALBERGHI A GROTTAMMARE...
venerdì 23 gennaio 2015ROMA - "L'arroganza del potere e' stata sconfitta, e il Codacons ha vinto la sua battaglia per avere trasparenza sulle spese di chi rappresenta le nostre istituzioni". E' quanto si legge in una nota del Codacons. "Il Consiglio di Giurisdizione della Camera dei Deputati, infatti - si legge nella nota - accogliendo un ricorso promosso dall'associazione, ha ordinato il deposito di tutti i documenti relativi ad un soggiorno del Presidente della Camera presso una struttura alberghiera di Grottammare (AP). La vicenda - secondo il Codacons - riguarda il pernottamento a titolo privato di Laura Boldrini presso l'albergo "Casa Pazzi" di Grottammare (AP), avvenuto in data 7 dicembre 2013. In tale circostanza il costo del soggiorno sarebbe stato anticipato dalla Camera dei Deputati, pur trattandosi di un viaggio a titolo strettamente personale, e successivamente la relativa somma spesa interamente restituita dalla Boldrini.
Il Codacons aveva presentato una istanza alla Camera per ottenere informazioni sull'episodio, ma i legali del ramo del Parlamento si erano fermamente opposti a tale richiesta, sostenendo l'assenza di legittimazione da parte del Codacons e, quindi, la mancanza di interesse da parte dei cittadini a conoscere come vengono spesi i soldi pubblici.
Oggi il Consiglio di Giurisdizione della Camera ha dato pienamente ragione al Codacons, emettendo un'ordinanza a firma dell'On. Alberto Losacco in cui si legge: "considerata la necessita' di acquisire agli atti del giudizio la documentazione concernente le somme eventualmente corrisposte dall'Amministrazione della Camera, ritenuto altresi' utile, ai fini del decidere, l'acquisire informazioni dal Consigliere della Camera che, per ragione del suo incarico, puo' ritenersi informato dei fatti, dispone il deposito dei seguenti atti e documenti: Ogni documentazione relativa alle spese sostenute, o eventualmente anticipate, dalla Camera dei deputati in occasione delle attivita' istituzionali compiute dall'on. Laura Boldrini in data 17 dicembre 2013 fuori dalle sedi della Camera; in particolare, le note di rendiconto, con la documentazione allegata, delle eventuali missioni svolte da dipendenti della Camera in riferimento o in coincidenza con le predette attivita'".
"Ora dovranno essere depositati tutti i documenti relativi alle spese della Boldrini in occasione del suo pernottamento a Grottammare, e dovra' essere ascoltato il Capo dell'ufficio del Cerimoniale all'epoca dei fatti, Roberto Sorbello. L'udienza si terra' il prossimo 26 febbraio", conclude la nota.
A questo, la signora Boldrini ha fatto rispondere dal suo portavoce così: "Il Consiglio di Giurisdizione della Camera ha gia' chiarito di non aver assunto alcuna decisione sul ricorso promosso dal Codacons, come invece l'associazione ha erroneamente comunicato. E' utile aggiungere che, per il pernottamento della Presidente Boldrini a Grottammare la sera del 7 dicembre 2013, non vi e' stato alcun utilizzo di soldi pubblici, neanche in forma di anticipo. Per completezza di informazione, la somma di cui si parla ammonta a 150 euro. Chi vuole acquisire medaglie nella lotta "contro l'arroganza del potere" e "per la trasparenza" stavolta ha sbagliato indirizzo".
Ma il Codacons ha ribadito la correttezza di quanto comunicato.
Redazione Milano.