TENTATIVO DI CORRUZIONE (DOCUMENTATA) DI PARLAMENTARI IN GRECIA PER FAR ELEGGERE PRESIDENTE IL CANDIDATO DEL GOVERNO
venerdì 19 dicembre 2014ATENE - Il partito nazionalista greco "Grecia Indipendente" ha denunciato un tentativo di corruzione in occasione del primo voto per l'elezione del Presidente, tenutasi mercoledì e finita con una fumata nera.
Uno dei deputati del partito, Pavlos Hailakis, ha riferito di essere stato avvicinato da "un uomo che svolge un ruolo attivo nella politica del Paese" e che gli avrebbe offerto tre milioni di euro in cambio del suo voto; secondo il leader della formazione, Panos Kammenos, l'anonimo corruttore sarebbe un ex consigliere bancario: l'accaduto sarebbe stato registrato da una telecamera e il video consegnato alla Procura di Atene, che avrebbe aperto un l'inchiesta.
Il governo ellenico da parte sua ha definito la vicenda "teatro di cattiva qualità", affermando che le accuse hanno lo scopo semplicemente di impedire l'elezione di un Presidente e "trascinare il Paese verso le elezioni anticipate". Senza però poter negare che l'episodio è realmente avvenuto: ci sono le prove addirittura televisive.
Quindi, il clima elettorale ora è diventato incandescente. Ricordiamo che in base alla Costituzione ellenica il Presidente - di nomina parlamentare come in Italia e non popolare come negli Stati Uniti - deve ottenere al primo o al secondo turno una maggioranza qualificata di due terzi, mentre nel terzo e ultimo turno questa è di soli tre quinti, pari a 180 voti.
La prossima votazione, sempre quindi con una soglia di 200 preferenze, è in programma il 23 dicembre mentre un eventuale terzo ed ultimo tentativo si svolgerà il 29 dicembre e in caso di ulteriore fallimento la Costituzione prevede un ricorso alle elezioni politiche, probabilmente entro il prossimo febbraio.
Il premier Antonis Samaras ha infatti deciso di anticipare al 17 dicembre il primo turno delle presidenziali per scegliere il successore dell'85enne Carolos Papoulias, designando come candidato conservatore l'ex Commissario Ue e Ministro degli Esteri Stavros Dimas e confidando in un successo che non appare affatto scontato, a maggior ragione dopo la bocciatura al primo scrutinio (in cui Grecia Indipendente ha votato contro).
In caso di elezioni anticipate la favorita è la sinistra radicale di Syriza, data saldamente in testa nei sondaggi e che pur avendo sostanzialmente ammorbidito le proprie posizioni nelle ultime settimane (escludendo un'uscita dall'euro, per esempio) rimane però sempre contraria alle riforme imposte dalla "Troika": ragion per cui i mercati temono, in caso di vittoria elettorale, una clamorosa marcia indietro proprio mentre Atene ha chiesto ed ottenuto una proroga di due mesi del piano di salvataggio, dal quale sarebbe dovuta uscire entro la fine dell'anno. Anche se l'attuale governo greco ha rigettato tutte le "indicazioni" della Troika...
Redazione Milano