LA ''PETROLIO CONNECTION'' DEL PD: UN SENATORE DELLA BASILICATA CONDANNATO PER CORRUZIONE. LUCANI AI VERTICI DEL PARTITO
lunedì 15 dicembre 2014Il petrolio, la Basilicata, la corruzione. Sono questi i tre elementi della condanna in Appello per corruzione e turbativa d'asta inflitta al senatore del Partito Democratico Salvatore Margiotta. Vale la pena ricordare che l'Appello è l'ultimo giudizio di merito (la Cassazione è giudice di legittimità). Come si comporterà il governo Renzi, proprio mentre annuncia un disegno di legge sul tema? Intanto il senatore si è autosospeso dal partito.
Margiotta, 50 anni, è alla terza legislatura in Parlamento (in precedenza eletto alla Camera), vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai. Nel 2008 la Camera negò la richiesta di autorizzazione all'arresto avanzata dalla Procura di Potenza, per la stessa inchiesta "Totalgate" che ieri lo ha visto condannato. Era stato assolto in primo grado.
La vicenda si trascina da svariati anni. Gli inquirenti avevano scoperto l'esistenza di un comitato d'affari, composto dalla solita triade (imprenditori e politici, con in mezzo i faccendieri) allo scopo di "svendere le ricchezze petrolifere" della Basilicata. Alcuni appalti delle concessioni petrolifere sarebbero stati 'pilotati', grazie a cospicue mazzette, dalla politica e da alcuni dirigenti della Total. In particolare le tangenti sarebbero state smistate per la realizzazione del'impianto Centro Oil.
Il petrolio dovrebbe essere il grande affare della Basilicata, ma rappresenta anche un grande rischio, proprio per il convergere di interessi come quelli fatti emergere dalla Procura di Potenza, confermati dalla Corte d'Appello. Il recente decreto Sblocca-Italia voluto dall'esecutivo è stato fortemente contestato dai lucani per la liberalizzazione delle trivelle nella regione. Oltre ai pericoli di inquinamento ambientale e conseguenti rischi per la salute, il provvedimento del governo è stato criticato perché esclude il potere di veto su ricerca e trivellazioni ai governatori locali.
Sarà un caso ma sono molti, e in posizioni di prestigio, i lucani della maggioranza. Roberto Speranza è capogruppo alla Camera, Filippo Bubbico è viceministro agli Interni, l'ex governatore Vito De Filippo è sottosegretario alla Sanità.
Sarà un altro caso, ma tanto Bubbico che De Filippo restano al loro posto nonostante un rinvio a giudizio per concorso in abuso d'ufficio e un indagine a carico per peculato.
L'attuale governatore della Basilicata è Marcello Pittella, fratello di Gianni Pittella, voluto da Renzi come capogruppo dei Socialisti in Europa e scelto come vicepresidente vicario del Parlamento Europeo.
Insomma, c'è una petrolio-connection nel Pd che unisce tutti i deputati e i senatori eletti in Basilicata. E Renzi nel frattanto prepara improbabili disegni di legge contro la "corruzione"? Da ridere. Per non piangere.
Redazione Milano.
Fonte notizia it.ibstimes.com - che ringraziamo.