IL PREMIO NOBEL PER L'ECONOMIA KRUGMAN: ''LA CRISI DELL'ECONOMIA EUROPEA E' COLPA DELLA GERMANIA, NON DI ITALIA O GRECIA''
lunedì 1 dicembre 2014NEW YORK - La crisi dell'economia europea non "deriva dalla Grecia, dall'Italia o dalla Francia. Sta arrivando dalla Germania". Lo sostiene l'economista Paul Krugman in un editoriale sul New York Times, secondo cui la locomotiva d'Europa sta "esportando deflazione ai suoi vicini".
Per il premio Nobel all'Economia, che non nega l'assenza di competitività in Europa, i politici del Vecchio Continente "sembrano determinati a puntare il dito contro i Paesi sbagliati e contro le politiche sbagliate".
Facendo un parallelo tra la politica economica francese e quelle tedesca a partire dall'introduzione dell'euro nel 1999, Krugman fa notare come il deflatore del Pil francese sia aumentato in media dell'1,7% l'anno e come il costo unitario del lavoro sia cresciuto dell'1,9%, in linea con i target della Banca Centrale Europea per un'inflazione al 2%.
In Germania invece tali valori sono cresciuti rispettivamente dell'uno e dello 0,5%.
"E se si risolvesse il problema dell'inflazione troppo bassa in Germania?" chiede retoricamente Krugman.
Per l'economista, il quadro europeo attuale è il risultato di idee immensamente distruttive, che si focalizzano eccessivamente sul problema del debito di alcuni Paesi, come la Grecia, che sono però un'eccezione in Europa. In ogni caso, conclude Krugman, "non è interamente colpa della Germania". Ma quasi.
Essa - conclude Krugman - riesce a imporre le sue politiche deflazionistiche "soltanto perché così tanta parte dell'élite europea ha creduto alla stessa falsa narrativa".
Micidiale.
max parisi