IL PRESIDENTE (DI DESTRA) ROMENO JOHANNIS: ''VOGLIAMO GOVERNARE NOI. LA SINISTRA, IL PSD, VA RIPULITA DALLA CORRUZIONE''
mercoledì 19 novembre 2014BUCAREST - Klaus Iohannis, il vincitore a sorpresa delle elezioni presidenziali di domenica in Romania, e alfiere della destra romena, ha annunciato che il Partito nazional liberale (Pnl), da lui guidato, aspira a controllare il governo.
Iohannis ha aggiunto che il cambiamento puo' verificarsi anche nel 2015 e "forse non sara' necessario attendere le elezioni parlamentari del 2016". Lo riferisce il quotidiano di Bucarest "Ziarul Financiar".
"Alcuni ci domandano come mai non chiediamo subito il cambio di governo. Quello che noi vogliamo e' un cambiamento di potere in Romania. Noi del Pnl vogliamo prendere il potere. Non esistono piu' due partiti, il Partito nazional liberale e quello democratico liberale, ma soltanto uno che si sta preparando a prendere il potere. Non vogliamo un Psd ripulito soltanto all'esterno ma un Psd cambiato profondamente, ce lo hanno fatto capire i cittadini che hanno votato", ha detto Iohannis.
Infatti, la vittoria della destra in Romania è la riprova del rancore degli elettori nei confronti del corrotto Psd, l'omologo del Pd italiano, profondamente inquinato dal gruppo dirigente sommerso dagli scandali di corruzione. A nulla è servita anche la visita di "sostegno" al Psd fatta da Renzi alla vigilia delle elezioni presidenziali, svoltesi domenica scorsa. Gli elettori romeni non si sono fatti abbindolare dal parolaio italiano. Anzi, con ogni probabilità il tentativo di condizionare le elezioni in Romania fatto da Renzi ha reso ancor più furibondo l'elettorato.
In ogni caso, è bene sapere che in Romania, il presidente non puo' cambiare il primo ministro del paese. Pertanto, solo il parlamento, adottando una mozione di sfiducia, puo' sostituire il governo e soltanto poi il presidente puo', a sua volta, suggerire un nuovo premier.
Perche' questo avvenga e' necessario modificare gli equilibri di potere nel parlamento dove ora la maggioranza e' della coalizione del Psd guidata dallo sconfitto Ponta.
Redazione Milano