ECCO COSA STA ACCADENDO NEL QUARTIERE DI TOR SAPIENZA, A ROMA. DOVE LA GENTE NON NE PUO' PIU' DI STRANIERI E ZINGARI.
mercoledì 12 novembre 2014ROMA - Ora hanno tutti paura a Tor Sapienza, periferia est di Roma. Non solo i residenti stanchi "dei furti e delle rapine". Ma anche gli immigrati e gli operatori del centro di prima accoglienza che ieri sera hanno subito un tentativo di assalto con bombe carta e sassi da parte di un gruppo di giovani del quartiere spalleggiati anche da qualche residente adulto ed esasperato come tutti, in questa maltrattata e abbandonata periferia romana invasa da rom, clandestini, spacciatori e delinquenti.
La tensione si respira nell'aria intorno alla struttura gestita dalla cooperativa 'Un sorriso', in cui sono ospitati - a pagamento da parte del "magnanimo" Stato italiano - anche una cinquantina di minori stranieri. Le forze dell'ordine presidiano il centro.
La scorsa notte decine di persone, molti giovani, hanno protestato davanti all'ingresso e il Reparto mobile e' intervenuto caricando. In 15 sono rimasti feriti. La procura ha aperto un'inchiesta. Si visionano i filmati delle tv e delle telecamere di sorveglianza.
Gli oggetti scagliati sui poliziotti sono arrivati anche dalle case del quartiere, riferisce la Questura, dalle finestre e dai balconi di cittadini esasperati.
Tutta gente che però sarebbero "Un gruppo di veri criminali" secondo il sindaco Ignazio Marino, che ha chiamato il questore.
L'indomani a Tor Sapienza si respirano rabbia e stupore, in molti commenti anche sui social network. Gli extracomuinitari della Mare nostrum, messi lì dal Sindaco del Pd Marino, ora vogliono andarsene, anzi due minori sono gia' stati trasferiti. Una gran parte degli abitanti attribuisce agli "ospiti" del centro la responsabilità dei gravi problemi della zona, tra microcriminalita' e tentate violenze sessuali.
"Hanno fatto bene e se non avevo da lavorare ci andavo anche io ieri sera", ha scritto qualcuno su Twitter dell'assalto di ieri sera. "Basta sottomissioni e stare fermi a guardare - ha postato su Facebook Marika -, troppo abbiamo sopportato e ora abbiamo detto basta!".
Forte il risentimento nei confronti delle forze dell'ordine. "Invece di difendere noi ci vengono contro ma non vi vergognate ??? - scrive Valentina -. Se succede qualcosa a mia figlia mi faccio giustizia da sola".
E in strada molti si dicono pronti a vendicare i torti. "Li cacceremo tutti da qui, gli immigrati", dicono alcuni. Tra loro Ambra una ragazza che ha denunciato di essere sfuggita a un tentativo di stupro di tre stranieri pochi giorni prima della proteste, l'ultima scintilla.
La paura accompagna ora gli straneri del centro di prima accoglienza di viale Morandi. "Non riusciamo a capire perche' la gente ce l'abbia con noi - dice un etiope di 20 anni -. Siamo rifugiati, non rubiamo, siamo venuti in Italia solo per cercare la pace". Sì, forse lui, ma gli altri?
La situazione a Tor Sapienza riguarda prima di tutto il sindaco, che l'ha creata e che dice: "Roma rifiuta l'ignobile caccia all'immigrato che si e' perfino tradotta nel tentativo di violenza su ragazzini inermi". Marino ha incontrato oggi pomeriggio in Campidoglio dei rappresentati dei comitati di cittadini: "Chiederemo se vi sono le condizioni per una diversa e piu' equa distribuzione cittadina degli ospiti dei centri di accoglienza", dice in serata il sindaco promettendo di essersi gia' mosso per risolvere il degrado che soffoca Tor Sapienza, un tempo quasi un paese popolare e solidale ora una fila di palazzoni e rabbia.
Gli abitanti a Marino chiedono esplicitamente l'allontanamento di immigrati e zingari del campo rom del quartiere (c'è anche quello!) "perche' abbiamo gia' un campo nomadi qui". E piu' luce, meno spazzatura, piu' verde, meno delinquenza. Parlavano cosi' anche a Corcolle e Torpignattara, teatro di altri episodi molto simili. Gli italiani non ne possono più. E hanno ragione.
Redazione Milano.