ADESSO E' FATTA: RUSSIA E CINA S'ACCORDANO PER NUOVI GASDOTTI E MONUMENTALI FORNITURE: LA UE HA PERSO IL GAS RUSSO.
lunedì 10 novembre 2014PECHINO - Un nuovo accordo tra China National Petroleum Corporation e Gazprom portera' trenta miliardi di metri cubi di gas in Cina attraverso la linea occidentale che passera' attraverso i monti Altai. Il nuovo accordo, siglato ieri, arriva a margine del vertice dei leader Apec, al termine di un summit tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin, al loro decimo incontro ufficiale in meno di due anni.
In base ai termini del nuovo contratto, Cnpc entrera' anche con una quota del 10% in Vankorneft, controllata di Rosneft, il maggiore gruppo del petrolio russo, che opera i giacimenti di Vankor, tra i piu' grandi di tutta la Russia, con riserve stimate in 500 milioni di tonnellate di greggio e 182 miliardi di metri cubi di gas.
Cnpc e Gazprom avevano firmato il mese scorso a Mosca un primo accordo per l'acquisto di un supplemento di gas dalla Russia, oltre al maxi-accordo di maggio scorso, quello tra Cnpc e Gazprom per una fornitura trentennale di gas alla Cina a partire dal 2018, del valore di 400 miliardi di dollari.
I tempi di consegna delle prime forniture, ha dichiarato il Ceo di Gazprom, Alexei Miller, potranno variare da quattro ai sei anni. I lavori di inizio della condotta orientale, la Power of Siberia, sono partiti all'inizio di settembre scorso, con una cerimonia a cui avevano preso parte sia il presidente russo, Vladimir Putin, che il vice premier cinese, Zhang Gaoli.
"Insieme ci siamo presi cura dell'albero delle relazioni tra Cina e Russia - ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, al termine dell'incontro con Putin - Ora e' arrivato l'autunno, ed e' tempo di raccogliere i frutti".
Secondo le prime stime, operate Nomura, le forniture russe di greggio alla Cina conteranno per circa il 17% del fabbisogno interno cinese.
Cina e Russia si sono poi accordate per i dettagli tecnici di una ulteriore fornitura annuale di greggio alla Cina, da cinque milioni di tonnellate all'anno in piu' rispetto al contratto firmato lo scorso anno a San Pietroburgo, ha spiegato, il CEO di Rosneft, Igor Sechin, al margine del vertice dei leader dei Paesi Apec, a Pechino.
In base all'accordo tra il gigante del greggio russo e China National Petroleum Corporation siglato nel giugno 2013 a margine dell'Economic Forum, le cinque milioni di tonnellate di greggio si aggiungeranno alle 365 milioni di tonnellate per 25 anni gia' previste, per un valore complessivo di 270 miliardi di dollari.
E con questo, la Ue può tranquillamente percorrere fino in fondo la strada del proprio declino energetico, politico ed economico intrapresa con la più stupida delle azioni politiche della sua storia: le sanzioni alla Russia per l'annessione della Crimea, decisione presa praticamente all'unanimità dalla popolazione della stessa Crimea con regolari e libere votazioni, fatto questo che evidentemente non conta nulla per gli oligarchi di Bruxelles.
max parisi