GIUDICI DELL'UNIONE EUROPEA PREZZOLATI HANNO PRESO TANGENTI PER INSABBIARE DENUNCE DI CORRUZIONE IN KOSOVO (PER MILIONI)
venerdì 7 novembre 2014LONDRA - La corruzione e l'incompetenza dell'Unione Europea non conosce limiti e adesso ad essere sotto accusa sono i funzionari europei incaricati di combattere la corruzione in Kosovo accusati a loro volta di essere corrotti.
Tutto e' iniziato quando il quotidiano kosovavo Koha Ditore alcuni giorni fa ha rivelato che un giudice e un pubblico ministero, entrambi alle dipendenze dell'Unione Europea, hanno insabbiato casi di corruzione in cambio di tangenti.
A svelare questi cari di corruzione e' stato un'altro pubblico ministero, l'inglese Maria Bamieh, la quale ha rivelato ai suoi superiori che Jaroslava Novotna, pubblico ministero della Repubblica Ceca e Francesco Florit, giudice italo albanese, nel 2012 e nel 2013 hanno archiviato casi di corruzione in cambio di denaro.
Apparentemente Florit ha preso una tangente di 350mila euro mentre un terzo funzionario e' stato accusato di aver bloccato un'indagine interna su questi casi di corruzione.
Al momento non e' chiaro se altre persone sono indagate o se questa indagine portera' a dei risultati ma per ora l'unica ad essere stata sospesa e' stata proprio Maria Bamieh con l'accusa di aver consegnato a questo quotidiano albanese documenti riservati.
Tutti i personaggi coinvolti in questa vicenda fanno parte di EULEX, un programma dell'Unione Europea creato all'indomani dell'indipendenza del Kosovo al fine di combattere la corruzione e introdurre la legalita' nel piccolo stato balcanico, ma che a quanto pare e' stato solo un costoso fallimento.
La stampa britannica ha dato ampio spazio a questa storia mentre in Italia i giornali di regime hanno censurato questa notizia e la cosa e' grave perche' sicuramente qualcuno all'interno del governo sa molte cose a riguardo e dovrebbe riferire al parlamento.
E questa notizia non fa altro che provare quanto sia corrotta l'Unione europea a partire dall'attuale capo della Commissione, Juncker, sul cui sordido lavoro di super regista dell'evasione fiscale in Europa ora si sanno molte cose, grazie allo scandalo scoppiato ieri.
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra.