OBAMA AL CREPUSCOLO ''SALUTA E ABBRACCIA'' L'UBRIACONE DI BRUXELLES: ''INSIEME USA E UE HANNO DATO PACE, PROSPERITA'...''
sabato 1 novembre 2014BRUXELLES - Al crepuscolo della sua vicenda politica e a 48 ore da una sconfitta elettorale che ne decreterà il definitivo tramonto, l'amministrazione Obama saluta con gioia l'insediamento della Commissione europea capitanata da uno dei più screditati e opachi personaggi della scena politica del Vecchio Continente, Juncker.
"Non vedo l'ora di collaborare con una nuova Commissione europea che entrera' in carica oggi sotto la guida del presidente Jean-Claude Juncker. Egli ha riunito un gruppo di leader europei di talento, tra cui vecchi amici come la subentrante Alto rappresentante Federica Mogherini" - scrive il Segretario di Stato americano, John Kerry salutando l'entrata in carica della nuova Commissione Ue.
"Gli Stati Uniti e l'Unione europea condividono un passato comune, onorando il centenario dall'inizio della prima guerra mondiale. E oggi, condividiamo una visione comune per un'Europa unita, libera e in pace" - ha aggiunto. - Quasi due decenni fa i leader degli Stati Uniti e dell'Unione europea si sono impegnati a lavorare insieme per promuovere la pace, la stabilita' e la democrazia in tutto il mondo" Kerry e Obama devono avere problemi di memoria, perchè negli ultimi 20 anni l'Europa è stata dilaniata da due guerre nei Balcani con oltre 200.000 morti e con ferite che ancora oggi non si sono rimarginate, basti pensare al Kosovo. E insieme hanno architettato, finanziato e portato a termine il golpe in Ucraina con tutte le conseguenze nefaste che oggi gravano sull'Europa e prima ancora sulle popolazioni di questa martoriata nazione.
"Abbiamo deciso di rispondere alle sfide globali, insieme - prosegue la dichiarazione di Kerry - E abbiamo deciso di espandere il commercio mondiale, avvicinare le nostre economie, e costruire ponti transatlantici per le persone e le idee. I problemi che affrontiamo sono cambiati nel corso degli anni. Ma siamo rimasti fedeli ai nostri impegni. Oggi, siamo di fronte a gravi minacce alla pace e alla stabilita', della epidemia di Ebola in Africa occidentale, all'Isis in Medio Oriente, e le azioni della Russia in Ucraina. Si tratta di crisi contro cui lotteremo insieme. E stiamo negoziando un trattato per il commercio e gli investimenti ambizioso in modo da avvicinare ancora di piu' le nostre economie. Dopo un decennio di una notevole leadership al timone di questa Commissione, ringrazio il Presidente uscente Jose Manuel Barroso. Sono anche grato per la collaborazione all'alto rappresentante Catherine Ashton. Ora che la nuova Commissione entrera' in carica - conclude Kerry - non vedo l'ora di lavorare a stretto contatto con loro per rafforzare i legami che uniscono gli Stati Uniti e l'Unione europea".
In sostanza, un'amministrazione democratica a un passo dalla caduta più rivinosa della storia di questo partito, impersonificata da un ex leader al tramonto che oggi non sarebbe rivotato neppure dalle sue comunità nere e dal quale rifuggono perfino i candidati democratici che il 4 novembre parteciperanno alle elezioni di midterm, ha inviato i suoi "migliori auguri" a Juncker e alla sua nuova squadra di oligarchi.
Ma il mondo sta cambiando molto più in fretta di quanto Obama, Kerry e Juncker possano e riescano a prevedere. Tra meno di tre anni, la Casa Bianca sarà repubblicana, la Francia sarà fuori dall'euro, l'Inghilterra fuori dalla Ue, e l'Italia?
Bella domanda.
max parisi