CAMERON: ''ALZO LA SOGLIA DI ESENZIONE TOTALE DALLE TASSE A 12.500 STERLINE E IL MASSIMO CALERA' AL 40% SOPRA LE 50.000''
giovedì 30 ottobre 2014LONDRA - "Oggi la differenza tra i conservatori e i laburisti non potrebbe essere piu' evidente", scrive il primo ministro britannico, David Cameron, in un articolo sul quotidiano "The Times", per poi elencare una serie di temi su cui le politiche dei due partiti sono contrapposte: il welfare, l'istruzione, l'impresa e l'occupazione e, soprattutto, il fisco.
Per il premier e' il momento di tagliare le tasse: "in un mondo competitivo non possiamo permetterci di andare avanti come un paese gravato da una tassazione elevata e da uno Stato sociale pesante".
A suo parere, inoltre, consentire ai lavoratori di trattenere una parte maggiore dei loro redditi e' "il modo piu' semplice per migliorare gli standard di vita". E' meglio tassare di piu' i cittadini e poi restituire loro parte del denaro attraverso un complicato pacchetto di crediti d'imposta o benefit - che spesso creano perversi incentivi - o semplicemente tassarli di meno? e' la domanda retorica del premier. Al di la' delle considerazioni economiche, c'e' una questione morale.
"E' moralmente sbagliato - afferma Cameron - che il governo spenda soldi come se crescessero sugli alberi. Ogni singola sterlina del denaro pubblico ha origine come guadagno privato. I conservatori comprendono questo punto fondamentale, il Labour no".
Per questo, rivendica il leader di Downing Street, in quattro anni e mezzo di governo, e' stato ridotto il deficit ma sono state anche ridotte le tasse: tre milioni di contribuenti hanno ottenuto l'esenzione e 26 milioni hanno goduto di sgravi. In caso di rielezione, l'obiettivo e' fare di piu'.
Cameron annuncia due impegni per la prossima legislatura: alzare la soglia di reddito minima per la contribuzione a 12.500 sterline e quella per l'aliquota massima, che scenderà al 40 per cento, a 50 mila sterline. I tagli alle tasse - assicura Cameron - andranno di pari passo con la riduzione del disavanzo e saranno finanziati dai risparmi di spesa: l'obiettivo e' garantire sgravi per 7,2 miliardi di sterline e risparmi per 25 miliardi.
Redazione Milano.