SALVINI A SIENA DAVANTI ALLA SEDE DEL MONTE DEI PASCHI (MANIFESTAZIONE): ''PROFUMO SI DEVE DIMETTERE E RENZI NON SCAPPI!''
mercoledì 29 ottobre 2014SIENA - "Alla Leopolda non si e' parlato di Monte Paschi perche' questo e' il grande fallimento del Partito democratico. E' quanto ha affermato Matteo Salvini, oggi a Siena. "Non solo la banca, ma anche l'universita', l'ospedale, una citta' assistita che ora presenta il conto", ha aggiunto. "Il Pd e' responsabile dall'inizio alla fine di questo disastro e anche chi non ha fatto opposizione per interesse suo evidentemente ha delle responsabilita'".
"Siena e a Toscana sono da 60 anni sotto lo stesso colore politico. Devo dire che anche chi avrebbe dovuto fare opposizione ha dormito - ha detto Salvini parlando con i giornalisti prima della manifestazione davanti alla sede di Banca Monte Paschi, a Siena. "Non so dove sono stati gli esponenti di Forza Italia in questi anni - ha proseguito - temo che ci sia stato del consociativismo che da destra a sinistra ha mangiato, sperperato in danno dei toscani e degli italiani. Quindi spero - ha continuato riferendosi alla prossima udienza sul processo Monte Paschi riguardo i derivati Alexandria la cui udienza conclusiva si terra' venerdi' - non liquidino tutto con due o tre capri espiatori quella che e' una truffa colossale".
"L'attuale presidente del Monte Paschi, Alessandro Profumo - ha voluto ricordare Salvini - e' andato l'anno scorso a votare orgogliosamente alle primarie del Pd dicendo che votare era una dovere e non un diritto. Piu' legato alla politica di cosi' non so chi ci possa essere".
"Ma noi vogliano nomi e cognomi dei responsabili. Siena e' l'esempio del fallimento del Pd, delle fughe di Renzi - ha tuonato Salvini - perchè quello che non e' riuscito alla peste, alla carestia, alle due guerre mondiali e' riuscito al Pd, che ha distrutto una banca che ha 500 anni di storia. Ma siccome ci sono migliaia di posti di lavoro e di interessi di decine di migliaia di piccoli azionisti e risparmiatori italiani qualcuno deve pagare. Non e' possibile che migliaia di miliardi spariti nel nome non abbiamo un nome e un cognome dei responsabili,. Se c'e' una procura della Repubblica che ha voglia di lavorare si porti a Siena in camper perche' ce ne sono di tutti i colori".
"Se fossi il presidente del Consiglio chiederei le dimissioni del cda di Banca Mps". Ed evocando per la seconda volta le parole dette da Profumo, dette in occasione delle primarie, Salvini ha concluso che "dimettersi e' un dovere e non un diritto".
Redazione Milano.