LA LETTERA DI RISPOSTA DI HOLLANDE ALLA COMMISSIONE UE: ''SE COSTRINGIAMO LA GENTE AD ALTRI SACRIFICI, LA LE PEN TRIONFA''
lunedì 27 ottobre 2014PARIGI - Il governo francese non voleva che fosse resa pubblica la lettera con cui il commissario europeo agli Affari economici, Jyrki Katainen, ha chiesto al ministro delle Finanze Michel Sapin "le ragioni per cui la Francia prevede di deviare dagli obbiettivi di budget" nel 2015; ma il testo sabato e' stato pubblicato dal sito "Mediapart".
Ugualmente, l'esecutivo non intende pubblicare la risposta che ieri sera ha inviato a Bruxelles; ma le precauzioni non hanno finora impedito che circolassero indiscrezioni. Secondo le quali la risposta francese sarebbe articolata in tre punti: il primo di natura economica, basato sulla particolare debolezza dell'economia europea; che nessuno poteva prevedere e che non permette alla Francia di attuare ulteriori tagli per 21 miliardi di euro nella spesa pubblica per il 2015.
Il secondo punto e' di natura statistica, e fa leva sul nuovo metodo di calcolo del deficit adottato da Bruxelles e gioca sul differenziale delle previsioni fatte nel 2013 e quelle attuali.
Il terzo argomento addotto dalla Francia e' di natura squisitamente politica, ed e' il piu' importante e sensibile: il governo francese non nasconde di disporre in Parlamento di una maggioranza risicata, che gli da' poco margine di manovra. E che la popolazione non e' pronta ad accettare sacrifici supplementari, che il rischierebbero di provocare un "rigetto" dell'Europa: il pericolo vero a cui la lettera fa riferimento, senza pero' citarlo apertamente, e' un'ulteriore avanzata elettorale dell'estrema destra anti-europeista del Front national il tr
In sostanza, ha fatto presente ieri sera l'Eliseo, la nostra lettera "risponde punto per punto e la nostra strategia resta invariata". Parole assai simili a quelle pronunciate seccamente a Bruxelles dal presidente Fran§ois Hollande: la Francia "ha fatto quel che doveva fare". In altri termini, scrive il quotidiano "Le Figaro", il presidente tenta di forzare le obiezioni della Commissione europea; almeno fino a mercoledi', quando Bruxelles emettera' il suo verdetto sulla Legge di stabilita' francese e potrebbe chiederne una nuova.
Redazione Milano.