LA GERMANIA PONE UN DIKTAT ALLA FRANCIA: ''FIRMATE UN IMPEGNO VINCOLANTE (PER DEVASTARE WELFARE E SANITA') O SANZIONI UE''
lunedì 20 ottobre 2014Angela Merkel ha un piano in extremis per tentare di salvare la Francia, offrirle piu' tempo per ridurre il deficit, evitare multe e punizioni della Commissione europea contro la Quinta repubblica per i suoi conti in profondo rosso, e risparmiare all'Europa una crisi letale dell'intesa francotedesca.
Lo ha scritto ieri Der Spiegel, alla vigilia del difficile, atteso consulto tra i ministri di Finanze ed Economia dei due governi, cioe' Wolfgang Schaeuble, Sigmar Gabriel, Michel Sapin e Emmanuel Macron.
La Germania della grosse Koalition, assicurano alte fonti governative al settimanale di Amburgo, dietro la facciata dogmatica del rigore, vuole salvare i francesi, seppur a condizioni dure.
Certa dell'appoggio del futuro presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, Angela Merkel promette di opporsi a ogni misura punitiva della Ue contro Parigi per la violazione dei tetti del Patto di stabilita', e in cambio chiede di sottoscrivere (formalmente con Bruxelles, di fatto per volere tedesco) impegni vincolanti su riforme e risanamento delle pubbliche finanze.
E' una decisione d'importanza enorme, forse l'ultimo tentativo berlinese di salvare l'eurozona, e potrebbe anche porre un precedente per il caso Italia.
Immediata la replica francese con un segnale a metà tra lo scontro e il negoziato: "Ci piacerebbe che in cambio di nostri tagli di spesa di 50 miliardi da noi in tre anni, la Germania investisse altrettanto nell'economia", ha detto Macron alla Frankfurter Allgemeine in edicola oggi.
E tra poche ore la Bce iniziera' l'acquisto preannunciato di covered bonds, prologo di quello di crediti abs contestato dalla Bundesbank, "per incoraggiare la ripresa" aveva detto Mario Draghi. Tuttavia, le Borse europee non sembrano apprezzare questa ultima, disperata mossa delle Bce per salvare la baracca-euro e provare a impedire il default - ormai prossimo - di interi stati, ad iniziare dalla Grecia.
Redazione Milano