FUGA DI CAPITALI DALLE BORSE DI TUTTA EUROPA, NON SOLO DA QUELLA ITALIANA: L'ATTACCO ALLA UE E' CONCENTRICO.
giovedì 16 ottobre 2014Ancora una giornata di forti turbolenze sui mercati finanziari. Le borse europee di nuovo in picchiata dopo aver tentato un rimbalzo all'apertura delle negoziazioni. A guidare i ribassi oggi non è la borsa di Atene che accusa un calo del 2,25%. La pressione delle vendite si concentra su Madrid e Milano. L'indice Ftse Mib lascia sul terreno il 3,45% con una pioggia di vendite sul comparto dei banzari. Sulla stessa linea l'Ibex 35 di Madrid con un tonfo del 3,35%.
La pressione sui mercati riflette l'impennata degli spread sui paesi della periferia euro. Il differenziale tra Btp e Bund è schizzato a 200 punti con il rendimento del decennale italiano al 2,75%, lo spread dei Bonos spagnoli balza a 170 punti con un rendimento al 2,41% rispetto a poco più del 2% di martedì.
Effetto valanga sulle altre borse del vecchio continente. A Parigi l'indice Cac-40 accusa uno scivolone del 3%, Francoforte cede il 2,10% e soffre anche la City con un -2%.
Tra i peggiori titoli della Borsa di Milano si conferma Mps (-9,7%), seguita da Bpm (-5,04%) e Telecom Italia (-4,94%).
L'aggressione all'Italia, partita col pretesto della Grecia in fallimento - che novità, era noto a tutti i mercati da un anno - dimostra che le oligarchie finanziarie europee non apprezzano che in Italia non sia arrivata la Troika. Lo scontro si sta facendo durissimo, e a meno di interventi tampone della Bce, le probabilità che l'Italia si salvi da questa enorme tempesta finanziaria sono molto modeste.
Redazione Milano.