''RENZI LE SPARA SEMPRE PIU' GROSSE: TAGLIARE LA PRESSIONE FISCALE DI 18 MILIARDI? E CON QUALI RISORSE?'' (BRUNETTA)
lunedì 13 ottobre 2014"Sono bastate due frasi del vice direttore generale di Banca d`Italia, Luigi Federico Signorini, in audizione alla Camera dei deputati sulla Nota di aggiornamento al Def, per rimettere in discussione tutta la politica economica del governo Renzi: le previsioni macroeconomiche presentano rilevanti rischi al ribasso e l`ok della Commissione europea al rinvio del pareggio di bilancio non è scontato". Lo dichiara in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
"Ma proprio negli stessi minuti in cui la Banca d`Italia esprimeva le sue perplessità sullo stato dei conti pubblici, il presidente del Consiglio, da Bergamo, riprendeva la sua batteria di annunci. E le sparava - sottolinea - sempre più grosse, rilanciando con cifre non verificabili. Fino a qualche mese fa la manovra non doveva proprio esserci, poi doveva ammontare a 10 miliardi, poi a 21-23 miliardi, oggi a 30 miliardi. E se nell`agenda del presidente del Consiglio ci saranno altri convegni potrebbe arrivare, temiamo, fino a 40 miliardi e più".
"E con quali risorse? Renzi parla sempre mal volentieri di coperture, perché - insiste Brunetta - è molto più facile dire le cose che piacciono e tacere quelle che fanno male. Ma a rimettere con i piedi per terra il premier saranno la Commissione europea e i mercati finanziari. Qualcuno gli ricordi che siamo in recessione (quest`anno, se va bene, il Pil registrerà -0,3%); che siamo in deflazione e che la disoccupazione continua a crescere (ad agosto: 12,3%)".
"Il presidente del Consiglio evidentemente sogna un mondo che non c`è. Tagliare la pressione fiscale con questi chiari di luna - rimarca - è un pio desiderio. Se da qualche parte diminuisce le tasse di 18 miliardi, da qualche altra deve aumentarle. Come è già avvenuto per gli 80 euro, per il taglio dell`Irap di aprile, e come continuerà ad avvenire quando scatteranno le clausole di salvaguardia automatiche, che significano tagli lineari o aumento delle accise, dell`Iva e delle imposte indirette. In altri termini: aumento della pressione fiscale. Quando Renzi dice che non ci sarà 'neanche un centesimo di tasse in più' mente sapendo di mentire".
"Ultimo cattivo pensiero: il ministro Padoan è stato avvisato di queste ultime cifre? Non vorremmo che, sentendole, fosse caduto da qualche sedia in quel di Lussemburgo, dove è impegnato con l`Eurogruppo. Non vorremmo - conclude Brunetta - essere nei suoi panni".
Redazione Milano.