LA FRANCIA DELLE PROFESSIONI OGGI E' IN SCIOPERO GENERALE CONTRO IL GOVERNO: HOLLANDE AL LUMICINO, VALLS INCHIODATO
martedì 30 settembre 2014PARIGI - In Francia oggi scioperano avvocati, notai, medici, farmacisti, veterinari ed altre professioni liberali contro la riforma approntata dal nuovo ministro dell'Economia, Emmanuel Macron.
Il sindacato Unione nazionale delle professioni liberali (Unapl) ha anche convocato numerose manifestazioni di piazza in diverse citta' francesi: a Parigi i farmacisti sfileranno da Les Invalides al Palais du Luxe'mborg, sede del Senato.
"La mobilitazione supera tutte le nostre speranze" afferma Michel Chassang, presidente dell'Unapl; il quale lancia un vero e proprio ultimatum al governo: "Annunceremo altre azioni oggi alle 15 se prima di quell'ora Macron non mi convoca" per trattare.
Al centro del contendere c'e' il progetto di legge "per la crescita e per la difesa del potere d'acquisto" elaborato dal governo che promette di liberalizzare le professioni regolamentate, ridurre i costi dei servizi per i consumatori e creare 120 mila nuovi posti di lavoro,senza per altro che nulla convalidi questa affermazione
Diametralmente opposta l'analisi dell'Unapl, secondo cui la riforma non soltanto non portera' alcun beneficio a nessuno, ma provochera' un aumento dei costi sia allo Stato, a causa della perdita di posti di lavoro e quindi di redditi da tassare, che ai consumatori.
Nel vasto progetto di riforma, un punto in particolare ha dato fuoco alle polveri: l'apertura del capitale delle societa' di esercizio liberale (Sel) a dei non-professionisti: il timore dei professionisti e' che in tal modo banche, compagnie di assicurazione e fondi di investimento possano impadronirsi dei loro strumenti di lavoro.
"Sono liberi di non aprire ad estranei il capitale delle loro aziende" ribatte il ministero, che assicura di voler solo "togliere un freno per permettere ai professionisti di modernizzarsi e svilupparsi", magari unendosi in uno stesso studio professionale multi-specialistico, fatto che comunque già acacde, in Francia, indipendentemente dalla annunciata "riforma" del governo voluto da Hollande.
Comunque, le posizioni appaiono inconciliabili, nonostante una ventina di riunioni e la concertazione che va avanti da mesi. Inoltre, il governo Valls non ha la maggioranza per poter far approvare questa riforma dal parlamento. Per ottenerla, dovrebbe chiedere voti alla sinistra del partito socialista, contraria alla riforma in questione, oppure alle opposizioni dell'Ump e del Front National, che già hanno annunciato barricate.
Redazione Milano.