ELEZIONI DEL SENATO FRANCESE: LA DESTRA OTTIENE LA MAGGIORANZA, PER LA PRIMA VOLTA VINCONO CANDIDATI DEL FRONT NATIONAL!
lunedì 29 settembre 2014PARIGI - Non c'e' due senza tre, e la gauche di Francois Hollande incassa la terza sconfitta elettorale di fila quest'anno, dopo le amministrative e le europee.
Il Senato, come era ampiamente previsto per questa elezione indiretta, passa a destra, dove l'Ump torna a conquistare la maggioranza persa nel 2011.
Ma la vera notizia è un'altra: fanno il loro ingresso - "storico" sottolinea Marine Le Pen - i due primi senatori del Front National della Quinta repubblica.
A conteggi non ancora conclusi, la destra e' pero' gia' vicina a una maggioranza fra i 15 e i 20 seggi, un risultato largamente prevedibile dopo la pesante sconfitta della sinistra alle amministrative di marzo, dal momento che i "grandi elettori" che votano in Francia per la Camera alta sono gli eletti locali.
Questi consiglieri municipali (87.000 circa) rinnovano ogni 3 anni meta' dei senatori (179 su 348). Il Front National, anch'esso vittorioso a marzo con i suoi primi due deputati in Assemblea nazionale, ha concesso il bis nei due territori dove e' piu' forte: la regione di Marsiglia, che ha eletto Stephane Ravier, e quella del Var (sud), che ha scelto David Rachline, 26 anni, che diventa il piu' senatore piu' giovane.
Dopo questa nuova affermazione, ha commentato Ravier, "resta soltanto una porta da aprire, quella dell'Eliseo".
"E' una grande vittoria per il Front National - ha esultato Marine Le Pen, che resta personalmente fuori dal Parlamento avendo mancato l'elezione nel 2012 - una vittoria assolutamente storica, e' la prima volta che entriamo in Senato e lo facciamo alla grande, con due senatori. Questo dimostra una tendenza che si accelera elezione dopo elezione".
"Non ci sono piu' assemblee in Francia a cui non abbiamo accesso - ha concluso con toni trionfalistici la presidente e figlia del fondatore del Front National, Jean-Marie Le Pen - non resta piu' una sola assemblea in cui non ci sia un patriota".
La destra Ump, che stando al segretario socialista Jean-Christophe Cambadelis ha vinto ma "senza dilagare", ha incassato il dovuto: "Un'altra sconfitta per il governo", ha commentato Alain Juppe', candidato alle primarie nella destra Ump.
Per la gauche, sconfitta annunciata ma piena di simboli: Francois Hollande, al minimo della popolarita' (13%) e sommerso dai problemi, e' stato clamorosamente sconfitto "in casa", la "sua" Correze, dove un seggio l'ha strappato Daniel Chasseing (Ump) con il 51,73% dei voti e il secondo potrebbe passare anch'esso a destra.
Ha perso anche un'ex ministra di sinistra come Anne-Marie Escoffier, alla quale si deve la riforma del riassetto territoriale, ed ha perso soprattutto Jean-Pierre Michel, relatore in Senato di una legge che ha caratterizzato il primo anno della presidenza Hollande, quella sulle nozze gay, dopo essere stato l'artefice, nel 1999, della normativa sui Pacs, il Patto civile di solidarieta'.
A destra vince tranquillamente l'ex primo ministro di Jacques Chirac, Jean-Pierre Raffarin, sfiorando il 66% delle preferenze nella Vienne: sara' lui, con ogni probabilita', il nuovo presidente del Senato.
Ormai al i là di ogni ragionevole dubbio, la Fancia ha sterzato completamente a destra. E le prossime elezioni presidenziali potrebbero anche avvenire prima di quanto oggi si possa immaginare.
max parisi