LA MERKEL SCORDA CHE L'EURO E' NIENTE DI PIU' DEL MARCO TEDESCO VERSIONE 2000 E CHE SOLO LA GERMANIA NE TRAE BENEFICIO.
lunedì 6 maggio 2013BERLINO - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha messo oggi ancora una volta in guardia dall'illusione che la crisi dei debiti in Europa possa finire presto: ''Piuttosto, gli effetti delle riforme si dovranno misurare sulla distanza di anni, prima che la disoccupazione sia di nuovo scesa e che si sia tornati a livelli economici simili a quelli pre-crisi", ha detto oggi durante la visita a un liceo berlinese per il 'Giorno dell'Europa'.
''Se ogni anno si consuma piu' di quanto si guadagna, c'e' qualcosa di sbagliato'', ha sottolineato Merkel.
''Per questo non si tratta di risparmiare o non risparmiare: se l'Europa vuole ancora svilupparsi e mantenere il suo benessere, occorre ridurre il debito e tornare a essere concorrenziali. 'Dobbiamo essere tanto bravi da poter vendere insieme le nostre cose al resto del mondo'', ha spiegato la cancelliera ai ragazzi.
Non ha spiegato, però, la signora Merkel, che l'euro come valuta forte equiparata al vecchio marco tedesco ha prodotto uno sbilanciamento dei conti degli Stati a valuta debole che hanno accettato di far parte dell'area euro. Principamente, italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda (ma anche la Francia) non saranno mai in grado di competere con la Germania sia per ciò che attiene alla produzione, sia per la spesa pubblica, questo perchè l'euro assomiglia molto al marco e per nulla alle vecchie valute di queste nazioni deboli. Per conseguenza, le indicazioni di Angela Merkel hanno valore solo se riferite alla Germania.
max parisi