PAURA E DELIRIO AL SENATO: ALTRA GIORNATA DI CAOS, GOVERNO IN BILICO, MAGGIORANZA SFALDATA, LEGA & M5S ALL'ATTACCO.
venerdì 1 agosto 2014Nuova giornata di tensioni a Palazzo Madama dove prosegue l'esame del disegno di legge sulle riforme istituzionali. I gruppi di Lega, M5S e Sel hanno prima abbandonato l'Aula per protesta nei confronti del presidente del Senato Pietro Grasso dopo i tumulti che hanno caratterizzato le sedute di ieri. Successivamente i senatori di M5S e Sel sono rientrati, mentre quelli del Carroccio proseguono nella protesta. Grasso ha aperto i lavori questa mattina deplorando, riferendosi ai fatti di ieri, le "condotte del tutto inaccettabili" contrarie al "decoro perche' minano la dignita'" del Senato. Grasso ha riferito che il Consiglio di presidenza ha "stigmatizzato e censurato" i comportamenti che "non saranno piu' consentiti" di alcuni senatori della Lega. Il presidente ha inoltre spiegato che i senatori questori, dopo aver individuato le responsabilita' dei singoli, procederanno "con l'irrogazione delle piu' gravi sanzioni previste dal Regolamento". E nel ricordare ai gruppi di opposizione il tempo a disposizione per i loro interventi, Grasso ha infine avvisato che "non saranno tollerate piu' interruzioni" anche perche', ha aggiunto, "ho tollerato fin troppo".
Immediate le reazioni di M5S, Lega e Sel. "A queste condizioni non parteciperemo ad alcun voto e non voteremo piu' alcun emendamento", ha dichiarato il capogruppo pentastellato Vito Petrocelli che si e' poi imbavagliato. "La Lega esce dall'Aula", ha detto annunciato il senatore del Carroccio Sergio Divina. E anche Loredana De Petris (Sel), che ha accusato Grasso per il gesto "gravissimo e inaccettabile" di averle tolto la parola come relatrice di minoranza, ha sposato la soluzione dell'abbandono dei lavori dell'Aula precisando che il gruppo rientrera' al momento del voto finale. Anche i senatori ex M5S di Italia Lavori in corso hanno lasciato l'Assemblea.
Ma critiche a Grasso sono arrivate anche da Vincenzo D'Anna (Gal), Augusto Minzolini (Fi) e Corradino Mineo (Pd). Il senatore democrat Vannino Chiti ha rivolto "un appello a Sel e Lega a rientrare in aula e un appello anche al presidente Grasso perche' si attivi. Altrimenti, non sara' un bel risultato". Sulla stessa lunghezza d'onda il coordinatore Ncd Gaetano Quagliariello: "Vanno ricostruite le condizioni perche' in Aula ci siano tutti i gruppi e ci sia la possibilita' di svolgere discussioni reali e che, alla fine, alla maggioranza sia data la possibilita' di esprimere la propria prevalenza se e' verificata".
Grasso, che aveva lasciato la presidenza dell'Assemblea alla vicepresidente Valeria Fedeli, e' poi rientrato in Aula annunciando la fine della protesta delle opposizioni: "Ho utilizzato la mia prima assenza dall'Aula - ha spiegato - per venire incontro all'invito che da piu' parti e' venuto affinche' i senatori dell'opposizione rientrassero e vedo con piacere che sono rientrati. Per le riforme costituzionali c'e' bisogno di tutti, naturalmente nei tempi consentiti". In questo clima vanno avanti le votazioni. L'Assemblea sta esaminando gli emendamenti all'articolo 2 del ddl che tratta della composizione e dell'elezione del nuovo Senato. Dopo la bocciatura di un emendamento e' scattato un "canguro" su quasi 1300 proposte di modifica che sono cosi' state tagliate.
Redazione Milano.