ZAIA: ''GLI IMMIGRATI CHE ARRIVANO IN VENETO NON SONO PIU' GESTIBILI. SIAMO ALLA REPUBBLICA DELLE BANANE'' (BRAVO!)
mercoledì 23 luglio 2014VENEZIA - "Mi spiace per la Presidente Boldrini, ma l'Italia non e' cosi' facilmente divisibile tra chi ha capito tutto e chi e' razzista. Io non lo sono, ma considero immorale far credere a mezza Africa che e' sufficiente arrivare a Lampedusa per risolvere i problemi della guerra e di una vita di stenti". Cosi' il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in relazione alle ultime notizie sull'organizzazione e la gestione del trasferimento in Veneto dei migranti dell'operazione Mare Nostrum.
"Se migliaia e migliaia di persone scappano dalla fame - aggiunge Zaia - bisogna creare le condizioni per portare pace e cibo a casa loro, non farli venire a morir di fame qui". "Si sta attuando una sorta di non programmazione - prosegue il governatore - con inquietanti aspetti di improvvisazione che mi spinge a chiedermi di quale risposta si tratti, persino per la dignita' (perche' non e' il caso di parlare di futuro) di gente disperata".
"Si apprende ufficialmente dalle autorita' statali - ricorda Zaia - che, in Veneto, di circa 2000 profughi sinora arrivati circa la meta' e' scomparsa nel nulla senza essere identificata; che altri 200 sono in arrivo, e chissa' quanti altri ancora in futuro, e che le strutture pomposamente chiamate Hub che dovrebbero accogliere le persone sono 3 caserme dismesse e inagibili a Ceggia, Meolo e Codogne', al cui esterno dovrebbero nascere praticamente 3 tendopoli, e una ex scuola a Trivignano. Ma le tende non si sa chi le mette, i pasti non si sa chi e con quali cucine da campo li deve preparare, i letti, almeno quelli, dovrebbero arrivare dall'esercito. Roba da repubblica delle banane".
"Praticamente tutto - prosegue Zaia - viene di fatto scaricato sulle comunita' locali e sui sindaci, gia' strangolati dal patto di stabilita', con la miseria di 35 euro a persona per organizzare ed erogare una sfilza di servizi. Siamo dio fronte a un'organizzazione alla Franceschiello e ad un Paese che, se volesse davvero dirsi civile, dovrebbe adoperarsi per fermare questo flusso alla fonte, considerando poi che due terzi di questi ospiti spariscono in 48 ore. E poi dove li ritroviamo? A delinquere o a fare i venditori abusivi sulle spiagge".
"E mentre si spendono, malissimo, ingenti fondi - si chiede Zaia - con quale coraggio guardiamo in faccia i nostri 200.000 disoccupati e le loro famiglie? E con quale faccia un Sindaco puo' presentarsi ad una famiglia in difficolta' nel suo Comune per dirgli che il patto di stabilita' vieta di dare un aiuto? Qualcuno si rende conto di quanti veneti bisognosi farebbero festa con 35 euro al giorno a disposizione?".
"Comunque con quale coraggio - aggiunge Zaia - possiamo chiamare 'umanitario' una specie di Piano caratterizzato di fatto da pesante disumanita' e mancato rispetto per le persone che arrivano e per i cittadini italiani in quotidiana difficolta' e ampiamente al di sotto della cosiddetta soglia di poverta'? A tutto questo esprimo la piu' netta, totale, ferma opposizione del Veneto".