RIVOLUZIONE RAI / IL DIRETTORE GENERALE GUBITOSI PRESENTA IL ''MODELLO BBC'': DUE SUPER REDAZIONI NELL'ERA DEL DIGITALE.
mercoledì 23 luglio 2014Due super-redazioni per l'informazione Rai, meno direttori di tg, meno poltrone. E piu' sinergie. E' la Rai modello Bbc contenuta nel piano del direttore generale Luigi Gubitosi, anticipato dall''Espresso', in edicola venerdi', che ne ha diffuso un'anticipazione.
Un piano su cui il dg e' pronto a giocarsi tutto, fino all'addio. Se lo bloccassero, dice infatti, "dovro' prenderne atto".
La rivoluzione, sottolinea Gubitosi, "e' la logica evoluzione del progetto di digitalizzazione e del piano industriale". Il piano "si chiama '15 dicembre'. In quella data nel 1979 nacquero la Tgr e il Tg3 completando l'assetto delle testate. Da quel giorno sono passati 35 anni. C'e' stato un cambiamento politico, sociale, tecnologico, economico, mediatico epocale. Ma noi siamo rimasti legati a quel modello, logico in uno schema senza concorrenza e con il web inesistente. Allora offrire tre visioni era comprensibile. Poi il pluralismo e' diventato lottizzazione e la lottizzazione e' degenerata".
Oggi invece, spiega ancora Gubitosi, con il completamento del passaggio al digitale tutte le redazioni sono diventate totalmente intercambiabili e organizzate con la stessa piattaforma tecnologica". In questo modo si possono sviluppare sinergie e "superare le distinzioni tra differenti testate. E' il modello Bbc. Ma e' anche quello del Gr creato da Livio Zanetti. I marchi dei tre giornali radio sono rimasti identici. Gli ascoltatori credono che non sia cambiato nulla. Invece non e' cosi', non ci sono piu' tre redazioni ma una sola. L'obiettivo del '15 dicembre' e' questo, che il pubblico ritrovi i marchi di sempre dei tg e i visi che sono abituati a vedere".
Unificando le redazioni si eviteranno sovrapposizioni e "si potra' coprire un maggior numero di eventi". La rivoluzione sara' in due fasi, "la prima - dice il dg - si dovra' realizzare tra il 2015 e il 2016. Prevede la nascita di due newsroom. La numero 1 sara' composta dall'accorpamento di Tg1, Tg2 piu' Rai Parlamento. La 2 sara' formata da Tg3 piu' Rai News piu' Tgr e Ciss, meteo e Web. Newsroom 1 sara' generalista e avra' anche un canale istituzionale. Newsroom 2 portera' un'evoluzione dell'all news integrando offerta nazionale, internazionale e locale. Con Newsroom 2 otteniamo un risparmio immediato. Rai News che doveva sostituire la sua digitalizzazione di prima generazione, ora potra' usare quella di ultima di Rai Tre senza costi aggiuntivi. L'obiettivo e' sfruttare i punti di forza che abbiamo utilizzando un unico standard produttivo. Saranno due grandi accorpamenti ma apparentemente non cambiera' nulla. Nella pratica, i marchi Tg1, Tg2, Tg3 rimarranno. Chi guarda il Tg1 delle 20 continuera' a vedere il logo e i conduttori abituali che sono caratterizzanti. Cosi' il Tg2. Ma le due redazioni saranno state unificate. A differenziare l'offerta saranno i vice direttori, i coordinatori di impaginazione ed editoriali e i conduttori, tutti dissimili da una testata all'altro". Il successo dell'operazione, che sara' affrontata in autunno, implica "la condivisione a livello giornalistico, tecnico e sindacale. Anche perche' bisognera' rivedere una serie di figure professionali".