INCHIESTA / COSTI DEL PARLAMENTO? SOLO IL 14% E' RIFERIBILE A DEPUTATI (E SENATORI) L'86% VA ALL'ORDA IMPIEGATIZIA
martedì 22 luglio 2014I deputati italiani costano alla collettività circa 240 milioni all'anno. Cifra che, se divisa per 630 (tanti sono gli inquilini di Montecitorio), dà come risultato la bellezza di 380 mila euro a testa. Tanto costa quindi un singolo deputato, tra stipendi, indennità, diarie, rimborsi e spese (affitto, telefonia, trasporti).
Eppure, ammesso siate scandalizzati da questa notizia, il peggio deve ancora arrivare: il costo testè descritto rappresenta solo il 14% (quattordici per cento!) del costo complessivo della Camera dei deputati.
Stando ai dati ufficiali riportati dai tre questori responsabili dei conti della Camera (Stefano Dambruoso di Scelta Civica, Paolo Fontanelli del Pd e Gregorio Fontana di Forza Italia), la spesa degli eletti rappresenta solo il 14% dei costi complessivi di Montecitorio, che oltrepassano il miliardo di euro. L'esercito di commessi e dipendenti sfonda il tetto dei 250 milioni: si capisce perché più di una volta il Presidente Laura Boldrini abbia annunciato provvedimenti rigorosi in materia. (mai messi in atto)
Sta di fatto che, nonostante i tagli e le decurtazioni, sui deputati resta tutta una serie di spese difficilmente sostenibili: gli affitti degli immobili in cui sono collocati i loro uffici, ad esempio, vale quasi 40 milioni di euro, mentre le spese di trasporto per assicurare loro la libera circolazione sul territorio nazionale ammontano a quasi 11 milioni.
Anche il personale esterno addetto alle segreterie dei fortunati titolari di incarichi (Presidente, Vicepresidenti, Questori, Segretari, Presidenti di Commissione, Giunte, Comitati e via compitando) ha un costo non indifferente: circa 10,5 milioni.
Ma non finisce qui. Se le spese suddette, per quanto discutibili, presentano un minimo di senso, ve ne sono altre che invece non possono non essere definite odiose.
È mai possibile che annualmente i contribuenti italiani debbano pagare 200 mila euro di spese telefoniche (317 euro a deputato ogni anno)? O che debbano essere pubblici i 300 mila euro utilizzati per l'alfabetizzazione linguistica e informatica? Per non parlare dei 450 mila investiti per assicurazione in caso di sinistri o morte che avvengano al di fuori del Palazzo.
Da ultimo, 1 milione se ne va in spese per la mobilità (compresa l'autorimessa e la benzina per le auto blu di cui godono i più fortunati tra i parlamentari).
In questa settimana i deputati dovranno discutere e approvare il bilancio finale di Montecitorio, possibilmente entro lunedì. Siate certi che non cambierà nulla. E' la casta, signori. E la Casta non mangia Casta.
Fonte notizia: it.ibtimes.com - che ringraziamo.