SPESE ALLEGRE DEL PARTITO DI SARKOZY. SETTANTA MILIONI IN PRANZI CENE VIAGGI ABITI DI LUSSO (MARINE LE PEN PRESIDENTE!)
lunedì 14 luglio 2014PARIGI - Mentre l'Ump, il grande partito dell'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, affonda nella crisi finanziaria, con un debito da oltre settanta milioni di euro, esce il dettaglio delle spese di molti suoi rappresentanti politici. Come l'ex ministra della Giustizia, nonché europarlamentare, Rachida Dati, che - secondo il Canard Enchainé - si sarebbe fatta rimborsare una bolletta telefonica da ben diecimila euro l'anno.
"Senza contare ciò che aveva messo a disposizione di una delle sue collaboratrici, remunerata dal partito con settemila euro al mese", precisa il settimanale, secondo cui nella nota spese di Rachida - nota la sua passione per gli abiti di lusso - c'erano anche biglietti ferroviari per novemila euro e biglietti aerei per quattromila euro nel solo 2013.
"L'Ump mi ha pagato una linea telefonica e un abbonamento all'agenzia di stampa AFP per le mie responsabilità all'interno del partito. Mai e poi mai le mie spese personali sono state rimborsate dall'Ump! Mai", reagisce su Twitter la diretta interessata, minacciando di rivolgersi alla giustizia se queste "calunnie dovessero continuare".
Ma non è tutto: Rachida sferra un attacco contro diversi compagni di partito, come l'ex premier Francois Fillon, incaricato di traghettare l'Ump fino al congresso del prossimo autunno nel triumvirato composto da altri due ex premier, Alain Juppé e Francois Raffarin. "Chiedo solennemente ad alcuni dirigenti dell'Ump tra cui gli ex primi ministri di dire chi ha pagato e paga i loro collaboratori, segretari, missioni, spese varie...", tuona Rachida. Ieri, il partito neogollista - disperatamente a caccia di un leader dopo gli scandali a ripetizione che lo hanno colpito, tra le fatture gonfiate dell'ex segretario Jean-Francois Copé, costretto alle dimissioni, e l'iscrizione nel registro degli indagati di Sarkozy - ha annunciato di avere un debito di oltre 70 milioni di euro.
"Viaggi, ristoranti, auto, telefoni, collaboratori..nell'Ump di Copé il saccheggio era generalizzato", titola il Canard, sottolineando che oltre a Rachida, sono tanti gli esponenti con tendenza a scialacquare. A partire, appunto, dallo stesso Copé, che oltre a favorire le società degli amici con commesse milionarie - nello scandalo legato alla società Bygmalion - si è fatto pagare le bollette di tre cellulari, ha elargito alla moglie Nadia rimborsi di "rappresentanza" per 25.000 euro. Non solo. Secondo Mediapart, l'ex segretario avrebbe anche fatto assumere la moglie come assistente parlamentare. Davanti al maxi-debito che lo logora, l'Ump ha oggi un'unica possibile soluzione: tirare seriamente la cinghia e ridimensionare lo stile di vita dei suoi rappresentanti.
Mentre l'unica vera fonte di reddito che potrebbe salvare le casse del partito nel 2017, anno della prossima corsa all'Eliseo, sono le dotazioni dello Stato. Dopo la disfatta nelle elezioni legislative del giugno 2012, che ha mandato al tappeto 120 deputati neogollisti, questa preziosa dotazione è passata da oltre 30 milioni di euro ad appena 20 milioni nel 2013 e 18 milioni negli anni a venire. "L'Ump è condannata a vincere le prossime elezioni", osserva il quotidiano le Monde. Ma come rivela la direzione del partito: "Come vincere se non si hanno i mezzi per fare campagna?"
Fonte Corriere del Ticino - che ringraziamo
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra