VA IN PEZZI IL TENTATIVO DI HOLLANDE DI RIUNIRE SINDACATI E IMPRENDITORI FRANCESI PER SOSTENERE LA SUA POLITICA PRO-UE.
lunedì 7 luglio 2014PARIGI - Gli animi si sono scaldati subito al tavolo della conferenza sociale convocata dal presidente Francois Hollande per una riflessione con i partner sull'uscita dalla crisi. Due fra i principali sindacati, la Cgt (comunista) e Force ouvriere (sinistra indipendente) hanno deciso di lasciare i lavori.
Hollande li ha bacchettati nel suo discorso inaugurale: "il dialogo sociale non puo' essere una continua escalation".
"Il nostro metodo - ha continuato Holande aprendo la conferenza sociale, la terza del suo mandato - ha le sue esigenze. Presuppone il rispetto dei partner. Ognuno deve stare al suo posto", ma tutti devono essere "uniti per agire".
Hollande si e' rivolto anche alle organizzazioni imprenditoriali affinche' "facciano proprio" il patto di responsabilita', il controverso pacchetto di misure patteggiate con gli industriali per portare il paese fuori dalla crisi e creare nuovi posti di lavoro. Misure da più parti giudicate "inutili e dannose", come hanno scritto i principali quotidiani francesi.
Il doppio boicottaggio di Cgt e Force ouvriere segna comunque un grave smacco per il dialogo immaginato da Hollande. I sindacati non hanno accettato, in particolare, le concessioni del primo ministro, Manuel Valls, agli imprenditori sui lavori usuranti e la riforma del codice del Lavoro: "ci sono limiti - ha fatto sapere la Cgt - che non devono essere oltrepassati e invece cosi' e' stato. Dopo tutti i regali fatti al padronato, bisogna che ognuno si assuma le sue responsabilita'".
La frattura sociale avvenuta oggi a Parigi anticipa quanto accadrà molto presto: una generale ribellione contro la presidenza Hollande, contro l'euro e la Ue, coma ha già avuto modo di annunciare anche il noto economista Jacques Sapir.
max parisi