SQUINZI TUONA CONTRO GLI IMPRENDITORI ''CORRUTTORI'' VIA DA CONFINDUSTRIA! (ALLORA CACCI IL SUO VICE DIRETTORE GENERALE)
martedì 10 giugno 2014"Non ci interessa sapere se gli imprenditori che corrompono lo fanno perché obbligati o per vero e proprio spirito doloso: essi non possono stare tra noi, questo deve essere chiaro". Così ha parlato Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, che ha aggiunto: "è necessario ridurre seriamente i costi di funzionamento della burocrazia, che fa prosperare la corruzione, l'evasione e il malaffare".
La Confindustria di Vicenza intanto ha sospeso, senza neanche attendere la chiusura dell'indagine, la società di Enrico Maltauro, uno degli arrestati dell'inchiesta Expo che ora sta collaborando con la giustizia. E' questa la linea che seguirà d'ora in avanti l'associazione degli industriali?
Se così fosse, la lista degli 'impresentabili' da smaltire - cioè da cacciare da Confindustria - sarebbe lunga.
Finmeccanica ha visto arrestare il suo amministratore delegato Giuseppe Orsi nell'ormai lontano febbraio 2013 con l'accusa di corruzione internazionale. E sono numerose le inchieste, sempre per corruzione, che hanno travolto negli ultimi anni il colosso statale. Se il malaffare e l'evasione fiscale non vengono tollerati, non sarà sfuggito che il padrone di Mediaset, Silvio Berlusconi, è un pregiudicato per frode fiscale e che la condanna definitiva a Marcello Dell'Utri ritiene abbia stretto un patto trentennale con un'altra prospera organizzazione chiamata Cosa nostra.
Squinzi saprà che Carlo De Benedetti ammise durante gli anni di Tangentopoli di aver pagato tangenti per svariati miliardi di lire? Saprà che l'ex presidente di Confindustria, fondatore della NTV che fa concorrenza a Ferrovie dello Stato, nonché vicepresidente di Unicredit, Luca Cordero di Montezemolo, ha una condanna in primo grado per abuso edilizio? E' al corrente che l'Amministratore delegato dell'azienda dei Marcegaglia, Antonio, fratello di Emma (ex numero degli industriali e oggi addirittura presidente ENI), ha patteggiato una condanna per corruzione, proprio per una tangente versata a un dirigente ENI? Gli sarà sfuggito che il nuovo numero 1 dell'ILVA dopo la morte di Emilio Riva è il figlio Fabio, attualmente in attesa di estradizione in quel di Londra, chiamato a rispondere di corruzione in atti giudiziari?
Questo solo per citare i più noti. Ma si potrebbe andare avanti con Daniel Kraus, nome che dirà poco al grande pubblico, ma che oggi ricopre il ruolo di vicedirettore generale di Confindustria, condannato per truffa ai danni dello Stato a un anno e otto mesi nel processo chiuso oltre un decennio fa sui finanziamenti del Fondo sociale europeo ai corsi di formazione professionale.
Le parole di Squinzi sarebbero da sottoscrivere, ma perché Maltauro viene estromesso prima ancora della condanna e nomi ben più altisonanti, alcuni dei quali hanno processi giunti a sentenza, rimangono volti noti di Confindustria?
Fonte notizia: it.ibtimes.com - che ringraziamo.