CLAMOROSO / NOMISMA DA SEMPRE ''PENSATOIO ECONOMICO'' DEL CENTROSINISTRA DIVENTA POSSIBILISTA: VIA DALL'EURO? SI POTREBBE!
giovedì 8 maggio 2014"L'euro non ha funzionato bene, ha generato nei suoi 15 anni di vita più divergenza che convergenza, conducendo con la crisi a penalizzazioni eccessive per i Paesi periferici. Il ritardo con cui si è consentito alla BCE di debellare attraverso gli OMT il panico finanziario ha fatto si che quest'ultimo guidasse per un lungo periodo le scelte di politica economica dei paesi sotto attacco, con effetti recessivi che potevano essere limitati". E' quanto si legge nell'analisi di scenario di Sergio De Nardis capo economista di Nomisma, pubblicata nel numero di maggio della newsletter.
"Ma esistono barriere politiche, economiche e tecniche all'uscita - precisa Nomisma - Esse però non valgono in ogni circostanza. Se l'opzione di stare nell'euro dovesse divenire troppo onerosa, per persistenza della disoccupazione di massa ed estensione dei fenomeni di impoverimento, allora potrebbero formarsi maggioranze di cittadini i cui interessi sono più colpiti e che ritengono sopportabili i costi di un'uscita. Non si può dunque fare affidamento - sottolinea De Nardis - nell'elevatezza delle barriere all'uscita per mantenere invariato il frame work politico ed economico".
Nomisma, la cui "sensibilità politica" da sempre è orientata a sinistra, tanto da aver avuto Romano Prodi tra i suoi padri, è sempre stata fieramente avversaria dell'idea dell'uscita dell'Italia dall'euro. Ecco perchè questa nuova posizione possibilista è ancora più rilevante.
E' evidente che Nomisma non accenni neppure vagamente alla vera soluzione per l'euro, che non consiste nel far uscire l'Italia dalla Eurozona, ma nello smantellamento della medesima, con il ritorno alla sane e gestibili valute nazionali, ciascuna delle quali - finalmente - rappresenterà il valore reale dell'economia della nazione che la usa, e non un valore estraneo e dannosissimo com'è oggi con l'euro.
Tuttavia, questa presa di posizione di Nomisma è la prima vera grande crepa nella diga della sinistra italiana a protezione della malvagia valuta unica europea. Molto bene.
max parisi