ALLARME DEFAULT DELLE BANCHE ITALIANE: HANNO RESO SOLO IL 20% DEI SOLDI PRESTATI DALLA BCE (SE LO FANNO, FALLISCONO)
mercoledì 30 aprile 2014LONDRA - Le banche italiane sono fra le piu' "lente in Europa nel rimborsare la liquidita' erogata dalla Bce con le operazioni di rifinanziamento a lungo termine (Ltro)".
Lo osserva l'agenzia Fitch in un rapporto in cui segnala come, a otto mesi dalla scadenza della prima iniezione di liquidita', circa meta' dei 489 miliardi di euro erogati dalla Bce siano gia' stati rimborsati, anche se l'andamento varia notevolmente da paese a paese.
La quota minore di rimborso spetta ai paesi della periferia dell'euro anche se Irlanda e Spagna hanno gia' restituito all'Eurotower rispettivamente il 58 e il 44 per cento dei prestiti ottenuti.
Molto piu' indietro i rimborsi delle banche italiane (20%) e portoghesi (15%).
D'altronde, ricorda l'agenzia, i nostri istituti sono quelli che - assieme a quelli spagnoli - hanno assorbito la quota maggiore delle due Ltro, una iniziezione di liquidita' utilizzata "per sostenere il finanziamento e per investire in titoli di stato cosi' da aumentare la loro debole profittabilita'".
Ma in particolare le banche italiane "sono state piu' lente nei rimborsi a causa di una economia interna piu' debole" e per via delle prospettive di performance. Inoltre questi ritardi sono - per Fitch - dovuti al fatto che "il sistema bancario italiano e' in una fase della propria ristrutturazione meno avanzata rispetto a quella di altri paesi, come la Spagna": per questo "alcune banche italiane potrebbero tenere in cassa il piu' a lungo possibile" questa liquidita' "conveniente".
Ma non è questa la sola ipotesi in campo per spiegare il "ritardo". La verità potrebbe essere molto ma molto più drammatica: le banche italiane potrebbero non avere più il denaro ricevuto dalla Bce perchè è servito per evitare il loro fallimento. Così, non sono nè saranno in grado di rendere questi capitali senza dichiarare default.
L'unica possibilità a loro disposizione sarebbe di vendere i titoli di stato che hanno acquistato in questi ultimi tre anni, ma tale possibilità avrebbe un effetto micidiale sui titoli, che andrebbero venduti prima della loro scadenza e quindi a prezzi soggetti alla speculazione. Seguendo questa strada, i fallimenti bancari italiani sarebbero a catena e assieme alle banche fallirebbe anche lo Stato italiano.
Di fatto, questa situazione è senza vie d'uscita, se la Bce non inizierà una potente campagna di acquisti di titoli italiani. Ma la Germania è assolutamente contraria.
max parisi