BRUXELLES CONDANNA L'UNGHERIA PERCHE' NON TASSA LA PRODUZIONE CASALINGA DI GRAPPA! E L'UNGHERIA GIUSTAMENTE SE NE FREGA
domenica 13 aprile 2014BUDAPEST - La Corte Europea di Giustizia ha dichiarato contraria alle norme comunitarie la legge ungherese che esenta dal pagamento dell’accisa fiscale la produzione domestica di palinka, distillato di frutta tipico della tradizione locale. L’esenzione, che fa parte di una delle prime leggi del governo Orbán, datata 2010, riguarda i primi 50 litri prodotti in un anno (purché aventi un contenuto di alcol entro l’86%).
Alla Corte si erano rivolte - ovviamente - le multinazionali degli alcolici che si ritenevano danneggiate dal fatto che i loro liquori venduti in Ungheria oltre a essere industriali (e quindi di minore qualità) erano gravati da tasse dello Stato d'Ungheria che invece non colpivano i privati cittadini che producono a casa loro i distillati di frutta.
Il ministero dell’Economia ungherese ha fatto sapere, in risposta alla condanna di Bruxelles, che Budapest intende continuare a “proteggere la tradizione di distilleria domestica, la quale è parte integrante del patrimonio culturale magiaro”. Il governo pertanto avvierà le negoziazioni con la Commissione Europea e “farà del suo meglio” per preservare le tradizioni locali “entro dei limiti definiti dall’Unione europea. Il ministro dell’Agricoltura Fazekas ha dichiarato che la decisione odierna è stata “un’altra scioccante provocazione perpetrata dai burocrati di Bruxelles”.
Essendo la palinka un prodotto “Hungaricum” il governo troverà una soluzione legale per proteggere l’usanza famigliare di produrre il distillato in casa, ha aggiunto il ministro in conferenza stampa con riferimento all’elenco dei prodotti tutelati come patrimonio ungherese.
Fonte notizia: itlgroup.eu - che ringraziamo.