IL PD PRESENTA I MANIFESTI PER LE EUROPEE E ''CAMBIA VERSO'': RENZI STAVOLTA NON CI METTE LA FACCIA (COME FECE BERSANI)
venerdì 4 aprile 2014Il Pd userà lo slogan delle primarie di Matteo Renzi per la campagna elettorale delle europee, ma sui manifesti non comparirà mai il presidente del Consiglio. La campagna di comunicazione per le elezioni di maggio, presentata oggi da Lorenzo Guerini, Domenico Bonifazi e Francesco Nicodemo, non prevede il coinvolgimento del leader del partito: il simbolo del Pd ospiterà uno spicchio rosso in basso con la scritta 'Pse' e sarà affiancato dallo slogan 'L'Europa cambia verso', che richiama appunto quello usato da Renzi durante le primarie.
Prudente, quindi, la campagna elettorale del Pd per le elezioni del 25 maggio, così prudente che Renzi non intende metterci la faccia probabilmente pensando di poterla perdere. Assieme alla permanenza a Palazzo Chigi.
E che sarà una campagna diciamo stravagante, anzi imbarazzante, lo confermano i manifesti con gli improbabili slogan che mostrano.
Anzichè parlare ai disoccupati, a chi non ce la fa ad arrivare a fine mese, a chi per colpa della crisi provocata dall'euro e della folle politica di rigore imposta all'Italia dalla Commissione Europea, i "geniali" strateghi della cominicazione elettorale del Pd hanno scodellato le seguenti fregnacce: "L'Italia che vince battendo il rigore. Ce lo chiede Claudia". E poi: "Banda larga in tempi stretti. Ce lo chiede Alex". A "Chiara" è invece affidato: "I miei studi a Parigi, il mio stage a Berlino, la mia vita qui", mentre "Gianna" promette "Niente bufale a tavola, tranne quelle Dop". Infine, "Mario avverte che "Un'Europa solidale sarà un'Europa solida".
Anche la spesa prevista dal Pd è in linea col sospetto di star per prendere una legnata clamorosa: appena 3 milioni di euro contro i 13 milioni spesi per la campagna del 2009. Meglio non buttarli, vero signor Renzi?
max parisi