LETTERA AL NOSTRO GIORNALE / UN CITTADINO VENETO SCRIVE: SIAMO TUTTI TERRORISTI, SE LO SONO GLI ARRESTATI SENZA PROVE!
mercoledì 2 aprile 2014Decine tra arrestati ed indagati in Veneto. Le notizie sono ancora confuse e si susseguono ma sinora l'unico ritrovamento REALE è stato il vecchio "Tanko" dei Serenissimi, regolarmente acquistato da privati ad una asta dello Stato, e un Trattore/ruspa senza alcun armamento installato; niente armi, mitra, bazooka o bombe atomiche,chimiche batteriologiche.
Se lo Stato italiano agisce con tale determinazione nel timore di un trattore camuffato da carro armato cinematografico, facendo intervenire i reparti operativi speciali e trattando gli arrestati come pericolosi terroristi, bisogna porsi delle domande, bisogna comprendere che la situazione è davvero preoccupante, ma non per la democrazia nel nostro Paese ma probabilmente per la malafede di qualcuno che sta ai vertici del Governo e dello Stato.
Sino ad oggi, l'unico atto veramente rivoluzionario che si può contestare al Popolo Veneto è stato quello di aver indetto un referendum democratico su Internet, svolgendolo pure alla luce del sole. Se l'espressione di un' azione magari per taluni non condivisibile ma sicuramente democratica deve ottenere come risposta un intervento di repressione così severo da parte delle Istituzioni, inizio a credere che le istanze dei veneti separatisti siano assolutamente concrete e che questo Stato sanguisuga e sempre più servo dei potentati finanziari europei, sia pronto a difendere i propri interessi "colonialisti" anche con un uso esagerato ( e ridicolo) di strumenti repressivi.
Temo anche che qualche arma da fuoco nelle prossime ore salterà fuori, e mi tornano in mente i giorni tristi in cui la polizia sgomberò violentemente la scuola Diaz durante il G8 di Genova trovando armi e bombe molotov. A distanza di molti anni venne fuori che di armi o pericolosi uomini cosiddetti del "blocco nero" non ce n'era nemmeno l'ombra lì dentro, e vennero condannati quasi tutti i vertici responsabili di quel pilotato ed ingiustificato attacco.
Qui la situazione è ancora più grave poiché hanno arrestato gente incensurata, il leader della protesta apartitica "Movimento 9 Dicembre" e persino un intellettuale, storico di oltre settant'anni di età con motivazioni riconducibili a terrorismo. Questa volta non parliamo di uso ingiustificato della repressione causato da qualche funzionario di polizia esaltato. Personalmente ho la massima stima nei confronti dell'arma dei Carabinieri e so che se sono intervenuti è su ordini arrivati da molto in alto.
Vorrei sapere il presidente Renzi se intendeva questo, quando dichiarò all'indomani del referendum plebiscitario indipendentista, che per lui il Veneto sarebbe diventata una priorità.
Come giustificherà, lui o per suo tramite il Ministro degli Interni, davanti alle telecamere, questa azione giudicabile talmente urgente ed improvvisa da risultare molto ...troppo sospetta.
I Reparti Operativi Speciali (corpi d'elite) Vengono tenuti "in soffitta" durante situazioni di crisi internazionale in cui potrebbero intervenire: vedi il terrorista Battisti che vive allegramente in Francia, Tuttavia questa volta sono stati fatti intervenire per debellare il pericolo di una "Ruspa Secessionista".
Credo che oggi, con quanto sta accadendo, lo Stato Italiano sia riuscito ad accendere una pericolosa miccia e dare quello scossone che l'intero popolo Veneto aveva bisogno per rendersi conto che mai nessuno rinuncerà ad una regione di lavoratori da soma, che storicamente ha sempre pagato per molti senza mai ricevere indietro altrettanta dignità e ritorni economici in infrastrutture adeguatamente al contributo che da sola, questa regione ha sempre portato a questo Stato. Uno Stato che viene incontro alle richieste democratiche e pacifiche di un popolo, arrestando i portavoce di questa protesta pacifica e spacciando queste persone per pericolosi terroristi. Chi conosce la storia troverà in un infinito numero di esempi analoghi. Viva la democrazia, sia italiana, sia veneta...ma soprattutto viva la verità.
Stefano Cannas (da Padova)