REFERENDUM PER L'INDIPENDENZA DEL VENETO ARRIVATO A 1,4 MILIONI DI VOTI. MENO DI 400.000 AL TRAGUARDO DEL 50% +1
giovedì 20 marzo 2014SILEA (TREVISO) - "Il mondo intero ha capito e sta guardando al Veneto per comprendere cosa sta succedendo". Lo affermano i promotori del referendum per l'indipendenza del popolo veneto, oggi riuniti a Silea per una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche alcune emittenti televisive internazionali, tra le quali, anche televisioni russe.
La consultazione, che sta avvenendo online attraverso circa 200 postazioni distribuite principalmente nelle province centrali della regione, si concludera' domani sera ed il risultato sara' proclamato in Piazza dei Signori, a Treviso. L'obiettivo e' quello di raggiungere e superare i due milioni di votanti.
La sede scelta per l'incontro e' una sala pubblica resa disponibile dal Comune di Silea, il cui sindaco di centrosinistra, Silvano Piazza, si e' detto favorevole allo svolgimento della consultazione ma contrario alla separazione del Veneto dall'Italia perche', ha spiegato, "un mondo migliore non e' un mondo fatto di confini".
Di tutt'altro avviso, invece, il leader del movimento che ha avviato il referendum, Gianluca Busato, esponente dell' organizzazione "Veneto Stato" e creatore della piattaforma web "plebiscito.eu" tramite la quale e' stato possibile effettuare l'espressione del voto per via telematica effettuata ad oggi, sostengono i proponenti, da oltre 1,4 milioni di elettori.
"Chi non riconosce questo processo - ha detto - sta compiendo un grave errore di sottovalutazione, non comprende che la misura e' colma, e che noi veneti siamo vittime di un regime dispotico, che io definisco 'regno del male', il quale ha creato una cappa anche di tipo informativo".
"Non si tratta affatto di una 'rivoluzione polenta e osei', come certa stampa l'ha definita - e' stato anche aggiunto - anche se non andremo in piazza a sfasciare vetrine e non ci saranno carri armati e barricate. Pero' attenzione a guardare la cosa con sufficienza. Nessuno, da domani sera, potra' negare la liberta' di un popolo, altrimenti si' che ci potrebbero essere dei rischi".
Fra i presenti anche Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta, il quale ha tracciato un parallelismo con i fatti del 9 maggio 1997, quando i "Serenissimi" salirono sul campanile di San Marco, a Venezia. "Anche allora, sia pure con mezzi diversi da quelli digitali di cui oggi disponiamo - ha ricordato - furono mandati dei dispacci a tutte le diplomazie del mondo. Se domani si raggiungera' la maggioranza vi saranno degli atti conseguenti - ha concluso Rocchetta - come la designazione di una commissione formata dai 10 cittadini veneti piu' votati che andra' ad interloquire con i governi stranieri".