DRAGHI BLOCCA RENZI: L'ITALIA DEVE RIDURRE IL DEFICIT, NON SPENDERE DENARO. ABBASSATO IL LIMITE DEL 3% AL 2,6%
giovedì 13 marzo 2014Nel bollettino mensile della Bce, l'istituto guidato da Mario Draghi ammonisce l'Italia di non aver fatto abbastanza rispetto alla raccomandazione della Commissione di far scendere il deficit, rimasto al 3% nel 2013, al 2,6% richiesto.
La Bce chiede, per questo, che Roma faccia “i passi necessari” per rientrare nel deficit e assicuri “l’osservanza del Patto di stabilità e crescita (cioè per conseguire l’obiettivo di medio termine di un bilancio strutturale in pareggio nel 2014 e assicurare progressi sufficienti verso il rispetto del criterio per il debito durante la fase di transizione)”, scrive la Bce.
L’obiettivo del 2,6% deve essere raggiunto nel 2014, secondo le stime recenti di Bruxelles. Su quei quattro decimi di punti di Pil – circa 6 miliardi di euro – si basa la copertura principale del cosiddetto piano Renzi annunciato ieri. Sui rischi legati alla ripresa, conclude la nota della Bce, pesa sull'Italia anche “una domanda interna e una crescita delle esportazioni inferiori alle attese e un’attuazione insufficiente delle riforme strutturali nei paesi dell’area dell’euro”.
Di fatto, Mario Draghi sta dicendo a Renzi che non può e soprattutto non deve utilizzare denaro pubblico italiano per spese che alzino il rapporto debito-pil sopra non più il limite del 3%, bencsì il nuovo limite - stabilito arbitrariamente dalla UE e dalla BCE - del 2,6%.
Questo porta a dire che l'intero piano di Renzi è irrealizzabile, tranne che Renzi abbia il coraggio di trasgredire ai diktat dell'oligarchia finanziaria al potere nell'Unione Europea.