LA GRECIA CHIEDE 95 MILIARDI DI EURO DI DANNI ALLA GERMANIA PER LE ATROCITA' NAZISTE E BERLINO: CI DISPIACE NON PAGHIAMO
venerdì 7 marzo 2014Il presidente greco Karolos Papoulias, durante una cena ufficiale con l'omologo tedesco Joachim Gauck tenuta ieri sera ad Atene, ha accusato la Germania di non voler nemmeno discutere dei presunti debiti per decine di miliardi di euro risalenti alla Seconda guerra mondiale. Secondo quanto riferisce la stampa locale, il capo dello Stato ellenico ha ammesso che la crisi della Grecia e' in gran parte dovuta a gravi errori interni, ma ha sottolineato anche le debolezze dell'euro e la stagnazione economica legata alle politiche punitive imposte dai paesi del Nord Europa.
Papoulias ha poi sollevato la spinosa questione delle riparazioni della Seconda guerra mondiale. "I legami speciali che mi legano alla Germania rendono ancora piu' difficile per me capire il rifiuto del governo tedesco di discutere la questione delle riparazioni di guerra. Non e' solo una questione in sospeso che getta un'ombra negativa sulle nostre relazioni: si tratta di una questione cruciale di etica politica".
La Grecia sostiene che la Germania le debba ancora circa 95 miliardi di euro in debiti di guerra. Berlino, da parte sua, non ha nemmeno intenzione di sedersi al tavolo delle trattative. "E' contraddittorio che il popolo greco sia chiamato a rispettare dei prerequisiti e degli impegni senza discussione alcuna, mentre la Germania si rifiuta di discutere le questioni in sospeso della Seconda guerra mondiale. Si rifiuta di negoziare. Si rifiutare di ricorrere all'arbitrato internazionale. Si rifiuta di ricorrere alla giustizia internazionale per risolvere le divergenze. La vostra posizione secondo cui 'non c'e' spazio per le trattative' non puo' essere promossa unilateralmente e non puo' essere definitiva", ha detto il presidente Papoulias.
Nella sua risposta, il presidente tedesco ha ribadito che non puo' esserci alcuna ipotesi concreta di assunzione di responsabilita' sulle riparazioni di guerra e sul debito della Seconda guerra mondiale, se non a livello etico e politico. Glauck ha affermato che la Germania ha riconosciuto le atrocita' commesse nella Seconda guerra mondiale, ma ha aggiunto che i crimini dei nazisti in Grecia sono per lo piu' sconosciuti e irredimibili in Germania.
Parlando della crisi greca, il capo dello Stato tedesco ha espresso il desiderio che i greci abbiano la forza di continuare la strada delle riforme. "Gli uomini e le donne della Grecia hanno dovuto fare sacrifici personali per creare un futuro per il loro paese e per se stessi", ha detto Glauck. "Vi assicuro che la Germania e' consapevole di questo e riconosce la vostra importanza ", ha concluso Glauck.
Nota.
La foto di questo servizio si riferisce al massacro di civili innocenti nel paese di Kondomari, in Grecia. Invitiamo pubblicamente il presidente della Germania a leggere questo articolo e guardare questa foto, così eviterà di dire in seguito che i crimini di guerra tedeschi in Grecia siano "sconosciuti".
Il 2 Giugno del 1941, a Kondomari, in ritorsione per la rivolta della popolazione che ha ucciso alcuni paracadutisti durante l'invasione nazista, oltre 100 civili vengono assassinati da un contingente guidato dal tenente Trebes Horst su ordine del Generale Kurt Student. Raramente i tedeschi hanno dovuto fare i conti con la resistenza generalizzata della popolazione civile. La Grecia è uno dei pochi paesi in cui, spontaneamente, tale reazione vi è stata. Grazie alle foto scattate da Franz Peter Weixler (corrispondente di guerra dell'Esercito tedesco) tra cui questa, è oggi possibile documentare il massacro.