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NO ALLA CHIUSURA DELLA FACOLTA' DI MEDICINA A MILANO - PROTESTA STUDENTI E DOCENTImartedì 30 aprile 2013Milano - Nuova giornata di protesta all'universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano. Anche oggi e' previsto il blocco dell'attivita' didattica, stabilito ieri dai professori in appoggio alla protesta degli studenti che ieri hanno occupato gli uffici del rettorato e quelli amministrativi al secondo piano del Dibit 2. La mattinata e' cominciata con l'assemblea degli studenti di medicina intorno alle 10 nel Ciborio, la grande sala al piano terra del Dibit 2 che don Luigi Verze' aveva pensato come il cuore dell'ateneo. Proprio questo spazio ricco di elementi simbolici, come la maxi elica del Dna che scende giu' dalla cupola, e che ieri e' stata oggetto di lanci di carta igienica, e' diventato il teatro della protesta, che oggi si mettera' in movimento. Alle 13 - non piu' alle 9.45 come programmato, per evitare accavallamenti con una riunione riguardante l'altro fronte, quello del personale dell'ospedale - e' prevista una marcia dei ragazzi (e sembra anche di diversi professori, secondo quanto riferisce il preside della Facolta' di medicina Massimo Clementi) all'interno della struttura di via Olgettina. Direzione Cascina, la casa adiacente al complesso del San Raffaele dove vive il presidente dell'ateneo, Raffaella Voltolini, con le fedelissime del sacerdote-manager, le Sigille dell'Associazione Monte Tabor. Sugli striscioni messaggi come 'Non valiamo zero posti' e slogan che invocano la tutela dell'indipendenza dell'universita'. "Noi chiediamo solo che qualcuno si prenda carico della questione, che risolva il nostro disagio", sottolinea Vito Cucchiara, rappresentante degli studenti. Dopo la marcia i ragazzi torneranno in assemblea per decidere come proseguire la protesta. Per il momento, spiega Clementi, il blocco dell'attivita' didattica e' previsto anche per giovedi' e venerdi'. Salvo telefonate decisive da Roma. "Ci aspettiamo segnali. Sappiamo che c'e' stata attenzione alla nostra causa". Anche se questi sono i giorni in cui il Governo, al quale i docenti si sono appellati, sta affrontando il passaggio di consegne. Le attivita' didattiche sospese "saranno poi recuperate", assicura Clementi. Per quanto riguarda gli specializzandi, precisa ancora Clementi, "si organizzeranno in turni per evitare che la protesta abbia conseguenze sul piano assistenziale". L'universita' e' compatta. "Ieri - racconta il preside di Medicina - durante la riunione dei professori sono stati ascoltati gli studenti e c'e' stata un'adesione unanime da parte dei docenti alla loro protesta". In quella sede e' stato messo nero su bianco l'appello dei docenti al Governo (e alla Regione Lombardia), in una lettera partita nel tardo pomeriggio di ieri. Obiettivo: ottenere il commissariamento dell'ateneo e lo scioglimento del Cda. Quanto al 'mediatore' fra proprieta' dell'ospedale e vertici dell'ateneo, Luigi Fiorentino, incaricato dall'ex ministro Francesco Profumo, "non abbiamo ancora avuto contatti con lui" dopo i decreti del Miur che hanno portato alla mancata assegnazione dei posti per le matricole nei corsi di Medicina e Odontoiatria (posti al momento 'congelati') e all'aggregazione della Vita-Salute ad altre universita' statali lombarde per le scuole di specialita'. "Vorremmo capire - ripete Clementi - se ha qualche potere nella sua attivita' o e' solo un mediatore, perche' siamo sfiduciati e dubitiamo che un'operazione di questo tipo possa avere successo". In attesa di risposte, prosegue l'occupazione degli studenti, dopo qualche turbolenza. Ieri, infatti, raccontano i ragazzi, la Digos ha chiesto di sgomberare gli uffici amministrativi occupati. Gli studenti hanno scelto di liberare i locali, spostandosi di qualche metro rimanendo sul piano e bloccando ugualmente l'accesso agli uffici. adnkronos red ![]() |
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