CONFERENZA STAMPA DI PUTIN: E' LEGITTIMO DIFENDERE LA CRIMEA, E CHI NON VUOLE VENIRE A SOCHI PER IL G8, NON VENGA...''
martedì 4 marzo 2014Mosca - La Russia non prende in considerazione l'annessione della Crimea, assicura il presidente Vladimir Putin, che oggi ha incontrato i giornalisti nella sua dacia fuori Mosca. Il futuro della Crimea, ha aggiunto, e' nelle mani dei residenti della regione. Ma ogni eventuale decisione di intervenire in Crimea, ha detto ancora Putin, sara' "legittima" e da considerare come una "missione umanitaria". Putin ha comunque assicurato che la Russia non provochera' movimenti separatisti in Crimea.
Putin ha detto che non vede la necessita' di inviare truppe in Ucraina adesso e questa sarebbe l'"ultima risorsa". "Cosa potrebbe innescare l'eventuale utilizzo della forza? E' solo un caso estremo", ha aggiunto. "Come sapete - ha detto Putin - il legittimo presidente Yanukovich, ha chiesto alla Russia di usare la forza militare per salvare la vita e tutelare il benessere della popolazione locale". Il presidente russo ha poi ricordato che le esrcitazioni miliatri iniziate la scorsa settimana erano state programmate da tempo e "ieri ho ordinato a tutte le truppe di ritornare nelle basi militari".
"La situazione in Crimea - ha detto Putin - connessa all'uso della forza militare e' grave, ma ormai non avevamo piu' bisogno di un intervento militare, quello che abbiamo fatto e' che abbiamo fortificato le nostre truppe perche' abbiamo visto che c'erano membri delle organizzazioni nazionaliste che si stavano avvicinando al nostro esercito"
Vladimir Putin ha anche sfidato i Paesi occidentali dopo la loro decisone di boicottare i lavori preparatori per il vertice annuale del G8, in programma a inizio giugno a Sochi: "Noi siamo pronti a ospitare il vertice", ha sottolineato, ma i leader che non vogliono parteciparvi "non hanno alcun bisogno di recarvisi". Il presidente russo ha quindi messo in guardia l'Occidente dal'imporre sanzioni a Mosca. Chi vuole imporle, ha avvertito, farebbe meglio a valutare prima le ripercussioni gliene deriverebbero, perche' "tutte le minacce nei confronti della Russia sono controproducenti e nocive".
Quanto a Viktor Yanukovych, Putin ha detto che la Russia lo ha aiutato per "ragioni umanitarie". Ha poi affermato che il deposto presidente ucraino "non ha futuro in politica". "Lo abbiamo fatto - ha ribadito - solo su considerazioni umanitarie, perche' la morte e' il modo piu' semplice per sbarazzarsi del presidente legittimo. Penso che lo avrebbero ucciso se fosse rimasto a Kiev".
La Russia potrebbe riconoscere i risultati delle elezioni presidenziali in Ucraina in programma il 25 maggio, ma solo se saranno davvero libere e non si svolgeranno in un clima di terrore come quello attuale, ha puntualizzato Putin in conclusione della conferenza stampa. Quando i giornalisti gli hanno chiesto se il Cremlino sarebbe disposto ad accettare l'esito della consultazione, "dipende dalla maniera in cui si terrà", ha risposto Putin. "Se le elezioni si terranno sullo sfondo del terrore al quale stiamo assistendo in questo momento a Kiev, allora no", ha tagliato corto.