UN CITTADINO SVIZZERO SCRIVE ALLA KYENGE ''LEI INSULTA LA SVIZZERA SENZA SAPERE NULLA DELL'OSPITALITA' DEL NOSTRO PAESE''
martedì 11 febbraio 2014Articolo pubblicato dal quotidiano on line mattinonline.ch
Un ticinese scrive a Cecile Kyenge: “Insulta la Svizzera senza sapere nulla del nostro paese, ad esempio di quanto è ospitale con gli stranieri” Lettera scritta a: cecile@cecilekyenge.it
Buongiorno Signora Kyenge,
ho letto con interesse il suo commento sulla votazione dello scorso w-e nella mia Svizzera ed ho alcune riflessioni da esporle visto che lei non conosce nulla del mio paese. In Svizzera abbiamo ca. il 23% di stranieri residenti oltre i frontalieri di 4 nazioni confinanti e questo a lei, visto il suo interesse ad avere immigrati in Italia,dovrebbe solamente far piacere.
La Svizzera é un Confederazione di Cantoni dove sono parlate 4 lingue nazionali, per sua conoscenza: italiano, francese, tedesco e romancio, ed a lei dovrebbe far piacere visto che lei é favorevolissima alla integrazione dei popoli, nella quale il popolo é sovrano. In alcuni cantoni é permesso agli stranieri di votare su alcune questioni, altra questione che lei dovrebbe ammirare e quindi la nostra significa democrazia diretta.
Dopo questa piccola parentesi, visto che la fondazione risale al 1° agosto 1291 e lei di queste nozioni non era a conoscenza adesso io le voglio ricordare un piccolo spezzone della nazione di cui lei dice di essere fiera... Mi scusi ho dimenticati d’informarla che la nostra capitale é Berna e non Ginevra e che noi non abbiamo l’inno ma il salmo svizzero.
Lei è fiera, come detto, di essere congolese ed italiana: io conosco una data specifica della storia del suo paese d’origine: 11 novembre 1961 ed una località, Kindu. Si ricorda cosa i suoi connazionali hanno fatto o devo farglielo ricordare io?
Per quanto riguarda la sua patria d’adozione (l'Italia) ho il ricordo dei miei periodi scolastici, le volevo dire che purtroppo non ho conseguito una laurea come lei, sono un semplice meccanico, però so che dal 1939 al 1945 sono partiti molti treni zeppi di suoi connazionali diretti in Germania, Polonia e qualche altra nazione sotto il dominio nazista, solo per aver una religione diversa.
E lei si permette di definirci populisti?
Colgo l’occasione,Signora Kyenge per il tempo che sicuramente mi concederà leggendo queste righe e le porgo i migliori saluti.
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