GRECIA / LA POTENTE ASSOCIAZIONE CAMIONISTI SI SCHIERA CON GLI AGRICOLTORI E I LAVORATORI MARITTIMI CONTRO IL GOVERNO.
venerdì 7 febbraio 2014ATENE - Prosegue in Grecia il braccio di ferro tra il governo e gli agricoltori nonostante qualche passo indietro fatto dal ministero per lo Sviluppo Agricolo.
"Le misure annunciate dal governo - ha detto il presidente della Federazione delle Associazioni degli agricoltori di Larissa, Rizos Maroudas - non soddisfano le nostre principali richieste. A partire dalla riduzione dei costi di produzione e dalla fissazione del tetto del reddito imponibile. Noi continueremo regolarmente la nostra lotta", ha detto Maroudas.
Nel frattempo gli agricoltori insistono nel chiedere un incontro con il ministro delle Finanze Yannis Stournaras e con i leader dei partiti. Sulla stessa linea si sono detti anche gli agricoltori che hanno istituto con i loro trattori il blocco stradale di Nikaia, vicino alla citta' di Larissa, dove ieri sera si e' tenuta una riunione cui hanno partecipato anche rappresentanti dei proprietari dei camion che sino all'anno scorso erano contrari alle mobilitazioni degli agricoltori e che ora hanno deciso di schierarsi al loro fianco.
Inoltre, per quanto riguarda il settore marittimo, le isole greche restano irraggiungibili a causa del perdurare dell'agitazione contro un disegno di legge del governo che 'decimerà il settore' con gravi conseguenze per l'economia delle isole stesse. Da parte sua il ministro della Marina mercantile e dell'Egeo, Costis Mousouroulis, ha rassicurato i rappresentanti dei lavoratori che gli arretrati di stipendi delle compagnie di navigazione nei loro confronti saranno pagati in due rate ma ha dato tempo sino ad oggi agli scioperanti per ritornare al lavoro e rimettere in moto navi e traghetti. Finte concessioni e muso duro. Questo è l'atteggiamento del governo. Ma i lavoratori marittimi, contadini e ora i camionisti non si arrendono e non si accontentano: l’obiettivo è fra cadere il governo fantoccio della Troika UE.
Governo che è alle corde, e che dopo le elezioni europee che vedranno - al di là di ogni ragionevole dubbio - una schiacciante vittoria in Grecia delle forze politiche di opposizione, cadrà.
Redazione Milano.