IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO A FINE 2014 AVRA' 320 MILIARDI DI SOFFERENZE. DEVE ACCANTONARNE 42 PER EVITARE IL DEFAULT!
giovedì 23 gennaio 2014Le banche italiane dovranno mettere da parte fino al 42 miliardi di euro (57 miliardi dollari) in nuovi accantonamenti per perdite su crediti entro la fine del 2014.
Secondo l’agenzia di rating, infatti, una ripresa per le banche italiane è ancora lontana. Le perdite sui crediti dovrebbero raggiungere i 143-153 miliardi entro la fine del 2014, pari all'8,2-8,4% dei prestiti.
S&P ritiene inoltre che il peggioramento delle condizioni economiche del Paese potrebbe far aumentare le perdite sui crediti, erodendo potenzialmente la patrimonializzazione delle banche italiane.
S & P si aspetta poi che le sofferenze degli istituti di credito italiani, nel 2014, saliranno fino a 320 miliardi di euro entro la fine di questo anno, il che costringerebbe il comparto a richiedere accantonamenti per crediti deteriorati intorno ai 32-42 miliardi di euro in più, per coprire le perdite sui crediti accumulate tra giugno 2013 e dicembre 2014.
L'allarme di Standard & Poor's è molto grave. Lo è soprattutto per il fatto che il sistema bancario italiano non è in grado, poichè non li possiede, di accantonare i fortissimi capitali che sarebbero necessari ad evitare fallimenti a catena. Quindi, diventa molto più probabile che in passato la possibilità che diverse banche italiane dichiarino fallimento entro la fine del 2014. Se il Monte dei Paschi non è capace di trovare soli - si fa per dire, soli - 4 miliardi di euro indispensabili al proprio aumento di capitale per scongiurare il default, come è ipotizzabile che l'intero sistema bancario italiano riesca a recuperare più di 10 volte tanto per scongiurare il proprio, di default?
E' la domanda non posta ma sotto intesa dalle dichirazioni di S&P di oggi.
Redazione Milano