QUEI GENI DI LETTA & MONTI HANNO AUMENTATO LE TASSE SUI CARBURANTI E LO STATO HA PERSO UN MILIARDO DI EURO IN CONTANTI.
mercoledì 22 gennaio 2014Cala brutalmente il consumo di benzina e gasolio. E l’Erario «perde» quasi un miliardo di euro. Lo rileva il Centro Studi Promotor comparando il gettito fiscale ricavato dai carburanti nel 2013 con quello dell’anno precedente. La differenza arriva al 2,7% pari a 990 milioni di euro.
«Secondo gli ultimi dati disponibili – scrive il CSP -, all’inizio di dicembre la benzina italiana era la più cara della UE, con un prezzo alla pompa di 1,726 euro al litro e con una differenza rispetto al prezzo medio della UE di ben 27,4 centesimi. Questo forte differenziale è costituito per 24,7 centesimi da maggiori imposte e per 2,7 centesimi da un maggior costo della componente industriale, cioè della parte del prezzo alla pompa che va alla produzione e alla distribuzione».
Dati alla mano, negli ultimi tre anni, la benzina è rincarata del 20% e il gasolio del 15% per colpa delle tasse volute dai governi Monti e Letta. Gli automobilisti riducono di conseguenza le percorrenze, usano di meno l’automobile ma soprattutto scelgono motorizzazioni alternative come il Gpl, il metano e in piccola parte anche l’ibrido e l’elettrico. Dal 2011 a oggi il mercato delle auto a benzina è crollato del 41,2%, quello delle vetture a gasolio è diminuito del 27,2%.
Chi non può ridurre i chilometraggi o non vuole rinunciare all’auto sceglie strade diverse. Nello stesso arco di tempo i modelli con soluzioni «miste» (benzina/metano e benzina/Gpl) hanno conosciuto un vero e proprio boom. L’alimentazione a Gpl è più che raddoppiata (+ 107%), nonostante la flessione dell’ultimo anno (-10%) a favore del metano che grazie all’arrivo di nuovi modelli sta conquistando le preferenze: +77,5% dal 2011 e in continua progressione (nell’ultimo anno ben il 26,7% in più). La nostra politica fiscale dell’auto è la più penalizzante d’Europa, ma gli automobilisti in qualche modo provano a difendersi.
Fonte notizia: Ansa-Corriere.it