LE MOTIVAZIONI DELLA CORTE COSTITUZIONALE CANCELLANO GLI ELETTI COL PREMIO DI MAGGIORANZA, MA ''POSSONO RESTARE'' (SCHIFO)
lunedì 13 gennaio 2014Dopo quattro ore di camera di consiglio i 15 giudici della Corte costituzionale hanno dato il via libera al testo delle motivazioni della sentenza con cui, lo scorso 4 dicembre, hanno azzerato il Porcellum.
La sentenza è auto applicativa e questo significa che in caso in inerzia del Parlamento si andrebbe a votare con ciò che resta del porcellum mutilato del premio di maggioranza e delle liste bloccate: in altre parole, se si andasse alle urne nei prossimi giorni si voterebbe con un sistema proporzionale puro con la preferenza unica.
La sentenza è stata depositata in Cancelleria ed emerge subito che i punti qualificanti del testo sono due: quello sul premio di maggioranza, che può sussistere ma deve avere una soglia di accesso e non può essere cumulato a altri meccanismi maggioritari; e quello che non vieta le liste bloccate purché siano corte (4-5 candidati al massimo) in modo da consentire all’elettore di identificare bene il candidato.
Questo significa che tutti e tre i sistemi proposti dal segretario del Pd, Matteo Renzi, agli altri leader di partito sarebbero compatibili con la Costituzione secondo l’ultima decisone della Corte.
In particolare avrebbe il via libera il sistema spagnolo, che prevede le liste bloccate corte, mentre, per quanto riguarda il premio di maggioranza, la Corte invita il legislatore a non moltiplicare gli effetti maggioritari. Non ci sarebbero ostacoli infine per il Mattarellum corretto (75% uninominale e 25 % proporzionale) ma anche in questo caso va prestata grande attenzione all’entità del premio che si vuole inserire nella parte proporzionale.
Anche per il doppio turno, infine, vale il via libera per il listino bloccato corto che potrebbe essere alternativo alla preferenza.
Ma la sentenza salva il posto agli illegittimi in Parlamento!
Infatti: ''È evidente che la decisione che si assume, di annullamento delle norme censurate, avendo modificato in parte qua la normativa che disciplina le elezioni per la Camera e per il Senato, produrrà i suoi effetti esclusivamente in occasione di una nuova consultazione elettorale, consultazione che si dovrà effettuare o secondo le regole contenute nella normativa che resta in vigore a seguito della presente decisione, ovvero secondo la nuova normativa elettorale eventualmente adottata dalle Camere''. E' quanto si legge nelle motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale che il 4 dicembre scorso ha bocciato due punti del Porcellum.
Fonte notizia Ansa