CATASTROFE ITALIA: CON LA POLITICA DI AUSTERITA' E INFLAZIONE ALLO 0,8% (VOLUTA DAI TEDESCHI) DEBITO-PIL SALIRA' AL 170%
lunedì 13 gennaio 2014LONDRA - Sul Telegraph, Ambrose Evans Pritchard sottolinea come non c'è bisogno di arrivare ad una deflazione marcata per spingere l'Europa in una situazione di trappola da debito. Visto il livello attuale dei prezzi, l'Italia è già a rischio di un aumento esponenziale della ratio del debito pubblico. E lo stesso vale per il Portogallo.
Fathom Consulting ha precisato, prosegue il Columnist inglese, come anche un livello molto basso di inflazione esista già un notevole problema per i paesi fortemente indebitati: “Anche gli attuali bassi tassi d'inflazione pongono rischi esistenziali per l'area della moneta unica. Secondo il mercato dei prezzi, l'inflazione italiana dovrebbe attestarsi sull'0,8% peri prossimi tre anni. Se sarà così, il debito italiano viaggerà in un sentiero non sostenibile”.
Il debito italiano è già passato dal 119% al 132% rispetto al Pil negli ultimi tre anni come risultato delle dinamiche economiche conseguenti all'austerità. Rispetto alle dichiarazioni del premier greco Samaras, secondo cui Atene si sta “lasciando la crisi alle spalle” Fathom si domanda come sia possibile per un paese “che galoppa oltre il 170% del debito rispetto al Pil”.
Senza un meccanismo di trasferimento fiscale, l'Unione monetaria conduce in modo automatico a buchi dove i paesi in espansione hanno tassi d'interesse reali inferiore e questo alimenta la formazione di bolle; al contrario i paesi in recessione hanno tassi d'interesse reali più alti mentre virano verso la deflazione, alimentando ancora di più la crisi. E' un processo che si autoalimenta. La gravità di questo dipende ovviamente dalla scala del peso del debito. La Lettonia non è la Grecia e questo sistema è “inerentemente instabile” afferma Evas-Pritchard.
Già negli anni'80 Sir Alan Walters aveva previsto con cristallina chiarezza quello che sarebbe accaduto con una valuta che non aveva un Tesoro europeo ed un'unione politica alle sue spalle. “Come molte persone riconoscono oggi, la miglior soluzione percorribile sarebbe quella di costruire un sistema di trasferimenti fiscale interno – che potrebbe essere una piena Unione Bancaria o gli Eurobond. Ma non è un compito che spetta ad i politici all'interno della Bce. Questi, nella situazione attuale, devono fare tutto quello che è nelle loro possibilità per impedire che le economie più deboli sprofondino nella deflazione. La politica monetaria dovrebbe essere significativamente accomodante attraverso un programma di Quantitative easing su vasta scala in tutta la zona euro”, ha concluso Fanthom.
Un QE fino al raggiungimento dell'obiettivo del 2% dell'inflazione. Ambrose Evans Pritchard dubita sulla legalità dell'acquisto dei Bund tedeschi all'interno del mandato della Bce, ma conclude che, a questo punto, “Fallo Mario Draghi: allacciati strettamente l'elmetto tedesco e riempilo con un trilione”.
The Telegraph - L'Antidiplomatico