CONTINUA LO SCIOPERO GENERALE DEI MEDICI DEL SERVIZIO PUBBLICO IN GRECIA. DAL 25 NOVEMBRE LA SANITA' NON C'E' PIU'.
giovedì 9 gennaio 2014ATENE – Si fa ancora più duro il braccio di ferro tra il ministero della Sanità greco e i medici dell'Ente Nazionale per le Prestazioni Sanitarie (Eopyy) contro la decisione del governo di mettere in mobilità circa 1.000 medici dell'istituto nell'ambito degli accordi presi con la troika (Fmi, Ue e Bce) per risanare il settore pubblico.
L'Associazione dei medici dell'Ente ha infatti deciso di proseguire la mobilitazione cominciata il 25 novembre e già estesa più volte per altro otto giorni e sino 17. Il sindacato che rappresenta i medici in sciopero ha reso noto che comunque in tutti gli ospedali uno staff di sanitari ridotto continuerà a garantire i soccorsi d'urgenza.
L'estensione dello sciopero è stata decisa dopo che i rappresentanti dei medici si sono dichiarati insoddisfatti dalle ultime proposte di soluzione della vertenza avanzate dal ministero.
In tutta la Grecia, ormai da un mese e mezzo, non ci sono più medici al lavoro negli ospedali pubblici, se non i pochi presenti dei pronto soccorso. Niente analisi, niente interventi chirurgici, niente ricoveri, nessuna cura.
La Grecia per colpa della Troika è precipitata nel medioevo.
Redazione Milano