PORTOGALLO IN RIVOLTA CONTRO GOVERNO E UE: SCIOPERO GENERALE DELLE POSTE PER QUATTRO GIORNI - PAESE FERMO -
venerdì 29 novembre 2013LISBONA - I lavoratori dei servizi postali del Portogallo hanno scioperato ancora oggi - per il quarto giorno consecutivo - contro la privatizzazione della società CTT, prevista dal piano anticrisi del Governo conservatore di Pedro Passos Coelho imposto di fatto dalla Commissione Europea. L'adesione media è stata dell'83% nelle grandi città come la capitale, Lisbona, Porto e Coimbra, secondo il sindacato di settore, l'SNTCT, superiore di tre punti a quella del precedente sciopero, il 25 ottobre.
Il Governo portoghese ha messo in vendita il 70 per cento delle azioni della CTT nell'ambito del programma per il contenimento della spesa, previsto all'accordo sulla concessione del prestito di 78 miliardi da parte della troika (UE, BCE, FMI). Il 5% del capitale di CTT è riservato ai dipendenti del gruppo per i quali e' previsto uno sconto di pari entita' sul prezzo di acquisto.
CTT gestisce oltre 2.500 uffici ed ha oltre 13 mila dipendenti, dopo i 993 licenziati negli ultimi mesi. Nel primo semestre di quest'anno ha registrato un utile netto di 31,6 milioni di euro.
Inoltre, per 12 ore, a partire dalla mezzanotte, ha scioperato la società Trastejo che gestisce nella capitale il trasporto sul fiume Tago. Si è conclusa a mezzogiorno la protesta degli addetti ai servizi delle frontiere di porti e aeroporti, indetta dai sindacati del servizio stranieri e frontiere (Sef) e della polizia doganale (Ccpd)
Fonte notizia: Ansa