DALLA RECESSIONE (ATTUALE) ALLA DEFLAZIONE (IN ARRIVO): L'EURO PIU' MONTI & LETTA HANNO AMMAZZATO L'ITALIA.
martedì 5 novembre 2013Milano - ''La legge di stabilita' poteva rappresentare un efficace contrasto alla domanda in calo, ai consumi fermi, ai redditi in ribasso. Ma finora cosi' non e' stato e dalla recessione rischiamo seriamente di passare alla deflazione''.
Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, parlando a Palermo a tutte le realta' provinciali della Uilm riunite in un apposito ''summit'' dedicato alla crisi industriale che vive il Paese e, in particolare, la Sicilia. ''I dati diffusi ieri dall'Istat sono emblematici -ha continuato Palombella- perche' la disoccupazione cresce vertiginosamente. Quando l'Istituto centrale di statistica spiega che i 'senza lavoro' saranno a fine anno il 12,1% e nel 2014 il 12,4%, significa che in Sicilia questo dato raggiungera' il 19%, con una disoccupazione giovanile che in certe aree e' superiore al 50%.
L'industria in senso stretto in quest'isola nell'ultimo anno ha perso piu' di 6. posti e il dramma continua. Da tempo chiediamo la riduzione delle tasse ed il taglio della spesa pubblica improduttiva con l'obiettivo, finora inascoltato, di realizzarlo attraverso questa legge di stabilita'''. ''Ma sono necessarie risorse a favore delle infrastrutture che gli altri paese europei hanno realizzato da piu' di un decennio -continua Palombella-. Solo cosi' si puo' guardare alla ripresa e combattere la disoccupazione''.
Il leader della Uilm ha toccato i principali punti di difficolta' per i metalmeccanici siculi: ''Fino a giugno prossimo -ha detto Palombella- i lavoratori del sito di Termini Imerese avranno la copertura dagli adeguati ammortizzatori sociali, ma manca la cig in deroga per i piu' di 700 addetti dell'indotto collegato, senza parlare della prospettiva debole sui piani di rilancio dell'intera area industriale. (Adnkronos)